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Trattativa con l'Unione europea, due ore di vertice di governo a Palazzo Chigi

Conte: "In Europa con una voce sola, sto qui se mi convincono". Salvini: "Multa allʼItalia? Assurdo"

Trattativa con l'Unione europea, due ore di vertice di governo a Palazzo Chigi - foto 1
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E' durato due ore il vertice di governo sulla trattativa aperta con l'Unione europea, dopo che gli sherpa dell'Ecofin hanno dato il via libera alla proposta della Commissione di procedura d'infrazione contro l'Italia per debito eccessivo.

Una prova che può durare anni, ha detto Juncker, definendo quello dell'Italia "un problema serio". Secondo il ministro Tria, "è nostro interesse trovare un compromesso con Bruxelles per evitare la procedura".

Nonostante il vertice di lunedì sera abbia ravvicinato Conte e i vicepremier Salvini e Di Maio, sulla trattativa con l'Ue restano ancora numerosi punti di contrasto.

Conte: "In Europa con una voce sola, sto qui se mi convincono" - "Qualcuno qui deve ancora capire come sono fatto", ha detto Conte, parlando con "Repubblica", senza fare mistero della preoccupazione per l'atteggiamento dei due leader di maggioranza, che sottovalutano esito e conseguenze dello scontro con l'Europa. "L'incontro con Di Maio e Salvini si è svolto in un clima cordiale", racconta ma "è impossibile che ci sia uno scontro tra me e i miei due vice per una semplice ragione: se non andiamo d'accordo, io li lascio liberi. Perché una cosa deve essere chiara: sto qui se mi convincono loro, non sono io a doverlo fare".

Anche sulla questione del ministro degli Affari europei, il premier non è affatto in linea con Matteo Salvini secondo il quale il successore di Paolo Savona "arriverà presto, entro giugno". Ma Conte è chiaro: "Finché non è chiusa la procedura di infrazione le deleghe le tengo io. Per trattare con la commissione, l'Italia deve parlare con una voce sola".

La linea dura di Salvini: "Assurda una multa all'Italia" - Ma Matteo Salvini, pur dicendosi ottimista dell'operato di Conte, non fa alcun passo indietro rispetto alla sua posizione rispetto alla Ue. "Allora -  ha detto il vicepremier a "Quotidiano Nazionale" - in Europa ci sono dieci Paesi che versano all'Unione più di quanto ricevono, e 17 che ricevono più di quello che versano. L'Italia è fra i primi. Versiamo ogni anno sei miliardi in più di quello che riceviamo. È assurdo che ci venga inflitta una multa di tre miliardi! È come se io mi iscrivo a un circolo, pago la quota, e non mi fanno entrare perché sono brutto sporco e cattivo e non ho fatto bene i compiti. E poi: la Germania sfora più di noi, la Francia sfora più di noi..."

L'enorme debito pubblico, prosegue il ministro dell'Interno "è un debito che abbiamo accumulato seguendo le indicazioni dell'Unione europea, rispettando le loro direttive. È chiaro che quello che ci chiedono di fare non funziona, no? Ecco perché vedo, nella procedura d'infrazione, un intento punitivo. E io non ci sto, ad accettare che l'Italia sia punita".

Salvini si è quindi detto "fiducioso" della trattativa che Conte farà in Europa, "e poi - osserva - i dati del primo trimestre indicano che un accenno di ripresa c'è. Perché dovrebbero multarci?". "Nessuno ce la vuole mettere", la faccia sulla procedura di infrazione, "noi vogliamo passare alla storia come chi ha risollevato l'Italia".

Salvini: "Manovra d'autunno coraggiosa o salta tutto" - Quanto alla tenuta del governo, Salvini non ha nascosto le difficoltà affrontate nell'ultimo periodo. "Il governo è stato a rischio, non lo nego: c'erano troppi litigi, troppe discussioni, troppe divisioni. Un freno a mano costantemente tirato. Ma se si torna a lavorare come nei primi undici mesi, si va avanti. Sarà però decisiva la manovra economica d'autunno. O sarà coraggiosa, o salta tutto". Quanto a Luigi Di Maio Salvini ha osservato: "Mi pare che abbia sposato anche lui la causa di un drastico taglio delle tasse" anche se il premier Conte, ha detto che non accetterà una manovra che non rispetta l'Europa: