"Cambiare rotta"

Tav, Conte: bandi rinviati fino ad accordo con Francia | Di Maio: "Caso va risolvendosi, ora avanti" | Salvini: "Revisione progetto doverosa"

Il presidente della Camera Fico aveva avvertito: "Fermare la Tav è l'identità del M5s. Tajani a Tgcom24: "Il governo non ha coraggio, faremo referendum"

09 Mar 2019 - 22:54
 © ansa

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"Ho chiesto e ottenuto da Telt lo stop delle gare fino al via libera del mio governo", lo ha detto il premier Giuseppe Conte pubblicando le comunicazioni ufficiali avvenute con la società che si occupa della costruzione della Tav Torino-Lione. "Il caso Tav va risolvendosi, ora avanti con tutto il resto". Lo ha scritto Luigi Di Maio su Facebook lasciando intendere che sulla delicata questione dei bandi Telt la vicenda sia conclusa. Il vicepremier Salvini continua a dirsi favorevole all'opera ma ora anche che una revisione del progetto è "doverosa". Ma gli imprenditori sono sul piede di guerra e Tajani (Forza Italia) annuncia una raccolta di firme per un referendum.

Conte: Telt non fa gare, solo attività preliminari - "La società Telt mi ha confermato che i capitolati di gara non partiranno senza l'avallo del mio governo e del governo francese e che, al momento, si limiteranno esclusivamente a svolgere mere attività preliminari, senza alcun impegno per il nostro Stato". Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, pubblicando la lettera da lui invitata a Telt sulla Tav e la risposta ricevuta dalla società italo-francese. Conte ha chiarito che in questo modo non si perderanno per ora i finanziamenti e si è impegnato a ridiscutere integralmente il progetto.

Conte a Macron-Juncker: "Supplemento di riflessione" - Il premier, dopo aver scritto al Telt, ha informato anche il presidente Emmanuel Macron e il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker sull'iniziativa e, in particolare, sul "supplemento di riflessione" richiesto per condividere dubbi e criticità' nel frattempo emersi sul progetto Tav.

Di Maio: "La questione si sta risolvendo, andiamo avanti" - "Sulla Tav la situazione si sta risolvendo positivamente. Quindi ora parliamo di altro e andiamo avanti", ha affermato Luigi Di Maio su Facebook. 

Castelli: "Rinvio dei bandi per sei mesi" - "Abbiamo ottenuto il rinvio dei bandi per il Tav che partiranno tra 6 mesi solo se Italia Francia raggiungeranno un accordo serio. Tutto questo senza nessun costo per lo Stato e senza toccare i soldi degli italiani", ha scritto su Facebook, il viceministro dell'Economia, Laura Castelli anticipando quindi i contenuti della lettera che Palazzo Chigi ha inviato a Telt.

Salvini: "Nessuna crisi, va rivisto il progetto ma la Tav va fatta " - "Noi regaliamo agli italiani cinque anni di governo, non c'è nessuna crisi in vista". Così il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. "Non si può fare una mezza Tav evidentemente. O si scava o non si scava sotto la montagna", ha detto ancora Salvini che ora sostiene che "alcune grandi mega strutture pensate nel passato oggi sono fuori dal tempo. Quindi una riduzione e una revisione è sicuramente doverosa, anche una ridiscussione dei finanziamenti".

Tajani a Tgcom24: "Governo non ha coraggio, faremo referendum" - "Il governo ha deciso di non decidere, è mancato il coraggio a tutti di fare una scelta. E non decidere significa isolare l'Italia, perdere centinaia di milioni di euro e lavoro". Commenta così a Tgcom24 il presidente del Parlamento europeo e numero due di Forza Italia Antonio Tajani la notizia del rinvio dei bandi per la Tav. "Raccoglieremo le firme per il referendum: la Tav è un'infrastruttura necessaria, serve a creare lavoro", ha aggiunto.

Telt: lunedì partono "inviti" per lotti Francia - "Preso atto delle posizioni dei due governi vi informiamo che, in assenza di atti giuridicamente rilevanti che comportino istruzioni di segno contrario, abbiamo previsto che il Cda fissato per l'11 marzo 2019 autorizzi la Direzione a pubblicare gli 'avis de marchés' (inviti a presentare candidatura) relativamente agli interventi dei lotti francesi del tunnel di base, in modo da rispettare il termine del 31 marzo" per avere il finanziamento Ue per il 2019. Lo scrive Telt nella lettera inviata al premier Giuseppe Conte.

Fico: "No alla Tav è una lotta che ha attraversato la storia del M5s" - "Tav è una lotta che ha attraversato ogni periodo storico dai meetup al movimento, non è un atto ideologico perché abbiamo visto tutte le relazioni che sono negative senza contare che ogni volta purtroppo, e non solo in Italia, che un'opera va avanti in un certo modo crescono anche le spese che in questo momento non sono a bilancio, diciamo così".

L'avvertimento delle imprese: "Partano i bandi o pronte azioni legali" - Le categorie produttive sono pronte ad azioni legali qualora lunedì non dovessero partire i bandi della Torino-Lione. Lo hanno reso noto le associazioni al termine dell'incontro con i parlamentari piemontesi. In particolare, le associazioni hanno evidenziato di valutare, tramite i propri uffici legali, "tutte le azioni esperibili nell'ipotesi in cui non venissero pubblicati i bandi nei termini previsti, oppure messe in atto procedure volte a rallentare o contrastare il corretto completamento dell'iter necessario alla realizzazione dell'opera".

Chiamparino: "Siamo alla Repubblica delle banane" - Secondo  il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino La lettera di Palazzo Chigi invita Telt "a non fare i capitolati d'appalto, lasciando aperto uno spiraglio non chiarissimo. E' come se il governo dicesse di far partire le manifestazioni d'interesse, sapendo già che i capitolati d'appalto non saranno mai affidati - aggiunge - una roba da Repubblica delle banane".

Appendino: felice per come si sta risolvendo - "Sono felice che una situazione delicata come quella del Tav si stia risolvendo positivamente. E' la prova che quando un Governo e le Amministrazioni locali si spendono ponendo come priorità l'interesse del Paese le soluzioni si trovano". Lo ha scritto su Facebook la sindaca di Torino Chiara Appendino. "Avanti così - ha aggiunto - e grazie a chi si sta impegnando su questo fronte".

Soluzione governo divide M5s di Torino: "Non ci tranquillizza" - Nonostante le parole del sindaco Appendino, "la formula trovata dal premier Conte" sembra dividere il M5s che governa Torino: "è una via per arrivare a ciò che chiedevamo: lo stop ai bandi", ha spiegato la capogruppo Valentina Sganga, che però ha ammesso: "Avremmo preferito le manifestazioni d'interesse non fossero pubblicate". "Lunedì partirà una procedura che potrebbe essere successivamente interrotta. Ma anche no. E questo non mi tranquillizza", ha sottolineato Francesca Frediani, consigliera regionale M5s Piemonte.

Zingaretti: governo si vergogni, è ora di cambiare - "Sulla Tav un pasticcio indecente e un danno immenso alla credibilità dell'Italia. Così si distrugge la fiducia. Il governo si tiene insieme solo per un patto per la gestione del potere. Spero provino vergogna. E' tempo di cambiare". Lo scrive su Twitter Nicola Zingaretti, segretario del Pd.

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