Tajani incontra la vice segretaria dell'Onu Mohammed: a luglio vertice a Roma sull'alimentazione nel mondo
L'obiettivo del summit sarà confrontarsi sui progressi compiuti dai vari Paesi in vista del raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030, centrata sullo sviluppo sostenibile del pianeta
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha incontrato alla Farnesina la vicesegretaria generale delle Nazioni Unite Amina Mohammed per concordare con lei il summit internazionale sui sistemi alimentari.
E' stato stabilito che l'evento si terrà a Roma tra il 24 e il 26 luglio: si tratterà del seguito del Vertice sui sistemi alimentari di New York, che era stato preceduto da una "preparazione" che era stata organizzata proprio a Roma nell'estate 2021. Nella Capitale per l'occasione arriveranno capi di Stato e di governo e ministri dei 193 Paesi membri dell'Onu.
Roma polo dell'alimentare
L'evento, "UN Food systems stocktaking moment", sarà ospitato dall'Italia in collaborazione con le agenzie del polo agroalimentare romano (Fao, Ifad, Pam), lo UN Food systems coordination hub e il più ampio sistema delle Nazioni Unite. L'obiettivo dell'iniziativa è offrire ai Paesi l'opportunità di riferire sui progressi compiuti a livello nazionale dal vertice del 2021 e sui loro contributi al raggiungimento dell'Agenda 2030, in un contesto globale profondamente mutato rispetto a due anni fa. Nel suo incontro con la vicesegretaria, Tajani ha anche ribadito che il multilateralismo incentrato sulle Nazioni Unite è un cardine della politica estera italiana e ha confermato il sostegno alla visione dell'Onu delineata nel rapporto del segretario generale Antonio Guterres "Our common Agenda".
Al centro dell'incontro anche le grandi crisi internazionali
Nel valorizzare il ruolo profilato dell'Italia nel panorama dell'Onu, Tajani ha ricordato che l'Italia ospita numerose agenzie dell'Onu (in particolare il Polo agroalimentare di Roma, che fa della città il terzo più importante hub delle Nazioni Unite nel mondo dopo New York e Ginevra), è il settimo Paese per contributi al bilancio dell'Onu ed è lo Stato occidentale che fornisce il maggior numero di "caschi blu". L'incontro tra Tajani e Mohoammed ha rappresentato anche l'occasione per un confronto sulle principali crisi internazionali: tra queste, quelle che riguardano l'Afghanistan e gli effetti globali cella guerra in Ucraina (crisi energetica, instabilità finanziaria e, soprattutto, sicurezza alimentare).
Nodo Africa e l'impegno per lo sviluppo
Tajani e Amina Mohammed si sono confrontati in particolare sulle crisi africane (tra queste, quella del Sahel e del Corno d'Africa) e sulla necessità di un impegno globale per lo sviluppo sostenibile del Continente, anche attraverso investimenti innovativi nella filiera agroalimentare e nella formazione delle giovani generazioni africane. L'Italia, ha sottolineato Tajani, è pronta da subito a fare la sua parte. In tutti i casi, si è registrato un sostanziale accordo in merito alla necessità che le crisi vadano risolte in via multilaterale e che venga garantita l'assistenza umanitaria alle popolazioni vittime di crisi emergenziali.
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