feudo della sinistra

Umbria al voto per scegliere il nuovo presidente, l'asse Pd-5s alla prova

In molti, soprattutto nel centrodestra, considerano questa tornata elettorale in Umbria, da sempre feudo della sinistra, un test dalla valenza nazionale. Gli occhi sono comunque tutti sulla sfida tra Tesei e Bianconi

26 Ott 2019 - 21:44
 © Ansa

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Oltre 700mila elettori al voto in Umbria per un appuntamento che in molti, soprattutto nel centrodestra, considerano un test nazionale. Da scegliere il nuovo presidente tra 8 candidati, sostenuti da 19 liste, in lizza per succedere a Catiuscia Marini (dimessasi in anticipo). Gli occhi sono comunque tutti sulla sfida tra Tesei e Bianconi. L'Umbria da sempre è una sorta di feudo della sinistra.

Negli ultimi anni però il centrodestra si è affermato al governo delle città più importanti: Perugia capoluogo regionale e Terni, l'altra provincia ma anche Foligno, Spoleto e Amelia ed è reduce dal "bottino pieno" nei collegi uninominali delle ultime politiche.

Cambiamento profondo per l'Umbria - Qualsiasi sarà il risultato, il voto segnerà un cambiamento profondo per l'Umbria. I presidenti sono stati infatti finora tutti appartenenti al Pci, Pds e Pd, mentre in questa tornata il Partito democratico (il partito anche di Catiuscia Marini, che ha lasciato dopo l'indagine sui presunti concorsi pilotati all'ospedale di Perugia), ha deciso di non candidare un proprio nome come presidente. A guidare l'Umbria da lunedì mattina sarà quindi o un esponente del centrodestra, un civico o comunque un rappresentante dei partiti "minori".

Le regole: vince chi avrà avuto un voto in più degli avversari - Una sfida che si svolgerà con le regole previste dal cosiddetto "Umbricellum", la legge elettorale che assegnerà la vittoria a chi avrà ottenuto anche un solo voto in più degli avversari. Prevede infatti un turno unico senza ballottaggio e non ammette il voto disgiunto. Alla lista o alla coalizione che sostiene il presidente sono assegnati 12 seggi su 20, 13 considerando quello del governatore o della governatrice. Gli altri otto sono assegnati alle liste di tutti i candidati presidenti perdenti che superano il 2,5% dei voti validi. Uno al candidato presidente miglior perdente.

Dopo giorni di durissima campagna elettorale che ha visto tutti i big - compreso il premier Giuseppe Conte - girare in largo e lungo la regione, la politica si ferma, sospesa nell'attesa dei risultati che daranno importanti indicazioni anche per le prossime regionali, a partire da quella fondamentale dell'Emilia-Romagna. In gioco c'è da un lato la tenuta della Lega di Matteo Salvini, dall'altro la scelta di Pd e M5s di correre insieme.

Chi sono i candidati - I candidati presidente sono, in ordine alfabetico, Vincenzo Bianconi, con Pd, M5s, Bianconi per l'Umbria, Europa verde e Sinistra civica Verde; Emiliano Camuzzi, Potere al popolo e Pci; Martina Carletti, Riconquistare l'Italia; Giuseppe Cirillo, Buone maniere; Antonio Pappalardo, Gilet arancioni; Claudio Ricci, Ricci presidente, Italia civica Ricci e Proposta Umbria con Ricci; Rossano Rubicondi, Partito comunista; Donatella Tesei, appoggiata da Lega Salvini Umbria, Giorgia Meloni per Tesei, Umbria civica Tesei presidente e Forza Italia Berlusconi per Tesei.

I votanti sono 703.595 (340.210 uomini e 363.385 donne). I seggi 1.005, 710 in provincia di Perugia e 295 in quella di Terni.  Gli occhi sono comunque tutti sulla sfida tra Tesei e Bianconi, sul risultato di Lega, Pd e M5s (uniti per la prima volta in un patto civico e sociale).

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