Il figlio del leghista è consigliere a Lozza (Varese); stessa poltrona per il papà del "Gioca Jouer" che puntava più in alto. Trombato a Gioia Tauro il filosofo, mentre il patron del Papete Beach va a Bruxelles
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Tra figli d'arte, vip e "pseudovip", c'è chi sale e c'è chi scende. Fabrizio Maroni, il figlio di Roberto, alla fine ce l'ha fatta: entra in consiglio comunale a Lozza, in provincia di Varese, grazie al successo della sua lista vicino al centrosinistra – “Comunità e Comune Uniti per Lozza”- che sosteneva il sindaco Licata in contrapposizione alla leghista Mara Rossi. Ha ottenuto 51 preferenze. Successo, di portata decisamente maggiore, anche per il patron del Papeete Beach di Milano Marittima, Massimo Casanova. L'imprenditore balneare però siederà tra i banchi del Parlamento Ue grazie alla sua corsa con la Lega.
Nella circoscrizione dell'Italia meridionale, dove era candidato, Casanova ha ottenuto oltre 64 mila preferenze, dietro solo al leader del partito Matteo Salvini: è il primo imprenditore balneare a diventare eurodeputato. Sconfitta amara invece per Claudio Cecchetto, che non diventa sindaco di Misano Adriatica, nel Riminese, per soli 400 voti e deve "consolarsi" con una poltrona da consigliere. A spuntarla, con il 39,1% contro il 33,8% della lista civica di Cecchetto è stato il vicesindaco uscente e esponente del centrosinistra, Fabrizio Piccioni, che ha superato - con 2.883 voti a 2.490 - il papà del "Gioca Jouer".
Senza consolazione invece la sconfitta di Diego Fusaro, il filosofo ha preso una turboscoppola a Gioa Tauro, dove correva come sindaco con Risorgimento meridionale per l’Italia: è arrivato ultimo, raccogliendo solo 281 preferenze.