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Sfiducia a Bonafede, il Senato boccia le due mozioni presentate dal centrodestra e da Emma Bonino

La maggioranza salva il Guardasigilli che ha commentato: "La mia stella polare è la Costituzione". Anche Italia Viva ha votato contro

L'Aula del Senato ha bocciato le due mozioni di sfiducia presentate dal centrodestra e da Emma Bonino (+Europa) nei confronti del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. La prima mozione ha ottenuto 160 voti contrari, 131 favorevoli e un astenuto; la seconda 158 no, 124 sì e 19 astenuti. Italia Viva ha votato contro. "Sono soddisfatto, ora al lavoro", ha commentato Bonafede.

Bonafede: "Giustizialismo? La mia stella polare è la Costituzione" "Ho sempre rigettato l'idea di una giustizia divisa tra giustizialismo e garantismo. La stella polare è la Costituzione", ha poi aggiunto replicando a Matteo Renzi che aveva accusato il guardasigilli di eccessivo giustizialismo. "L'importante è che la maggioranza abbia trovato una sintesi", ha infine detto.

 

Marcucci: "Da oggi messaggio chiaro al ministro della Giustizia Anche se la maggioranza oggi ha respinto con forza la crisi di governo che ha provato a innescare l'opposizione, in tema di giustizia emergono tutte le fragilità dell'esecutivo composto da anime così diverse. Dopo l'esito del voto infatti il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci ha mandato un messaggio a Bonafede. "Oggi tutta la maggioranza ha respinto le strumentali mozioni di sfiducia rivolte al Guardasigilli - ha osservato -. Ma il messaggio a Bonafede è chiaro: non potrà andare avanti nello stesso modo, come ha detto il nostro senatore Franco Mirabelli, serve una discontinuità più forte e netta tra il governo con la Lega e l'attuale esecutivo con Pd, Iv, Leu. E' un messaggio, che sono certo, il ministro raccoglierà fin da subito".

 

Bonafede: "Dibattito fatto di illazioni" La giornata a Palazzo Madama era stata aperta dal discorso del ministro della Giustizia. "Quando si giura sulla Costituzione si decide di essere in tutto e per tutto uomo delle istituzioni - aveva ribadito il Guardasigilli aprendo il dibatitto in Aula -. In queste ultimi 3 settimane si è alimentato fuori da qui un dibattito fatto di illusioni e illazioni ma essendo uomo delle istituzioni ho risposto molteplici volte portando avanti la forza e l'evidenza dei fatti".

 

 

Renzi: "Votiamo no, ma riconosciamo il valore delle due mozioni" Durante le dichiarazioni di voto Matteo Renzi aveva chiarito in Aula che Italia Viva avrebbe votato contro le mozioni di sfiducia sottolineando però che "riconosciamo al centrodestra e Emma Bonino di aver posto dei temi veri" contro il giustizialismo penstastellato. "Le mozioni non erano strumentali. Non ci interessa un sottosegretario ma sbloccare i cantieri. Quando portiamo delle idee non stiamo cercando visibilità", aveva evidenziato il leader di Iv rivolgendosi al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. 

 

Perilli (M5s): "Bonafede e Di Matteo dalla stessa parte. Mozioni sono un attacco al governo" In difesa del ministro della Giustizia era intervenuto per il M5s l'avvocato Gianluca Perilli. "Come avete il coraggio di farci la lezione sulla trattativa Stato-mafia? Di Matteo e Bonafede stanno dalla stessa parte per fare andare avanti il Paese nella giusta direzione. Il ritorno in carcere dei boss smentisce tutte le congetture dell'opposizione", aveva attaccato. "Bonafede è stato posto alla gogna mediatica. Siamo ad un attacco a tutto il governo che risponde con la propria presenza compatta in questa Aula. Ma non sarete voi della opposizione a farlo cadere, semmai i cittadini con il voto", aveva proseguito accusando l'opposizione di  non "far dimettere dall'antimafia chi è stato destinatario di una richiesta di arresto". "Noi sosterremo Bonafede con le sue leggi. Ha diritto di essere rispettato. Le illazioni non fanno del male solo a lui ma a tutto il governo. La Lega invece spieghi l'emendamento Arata o dove son finiti i 49 milioni", aveva concluso.

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