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Roma, Renzi e il decreto-Giubileo: più soldi e poteri ai due commissari

Pd, si pensa al dopo Marino. Guerini: troppo presto per parlare di primarie, ora niente toto nomi ricominciamo dai nostri circoli.

lorenzo guerini pd riforme
ansa

Conclusa la querelle Marino, o almeno così sembra, Matteo Renzi mette nel mirino la riuscita del Giubileo, con un importante investimento governativo.

Con un decreto ad hoc arriveranno soldi, uomini e poteri: trecento milioni di euro che il prossimo Consiglio dei ministri destinerà per le "opere urgenti" necessarie ad affrontare l'

Anno Santo

e a non rendere un incubo la convivenza dei cittadini con milioni di pellegrini.


Il premier, ricorda il Messaggero, con il pragmatico che lo contraddistingue intende predisporre rapidamente tutti gli strumenti che permettano ai due commissari di governare la città per l'ordinaria e la straordinaria amministrazione. Un decreto che, oltre ad assegnare risorse in più, definirà gli ambiti di competenze del commissario capitolino

Paolo Francesco Tronc

a e del commissario per il

Giubileo Franco Gabrielli.

Al primo verranno assegnate le competenze su appalti e cantieri. Al secondo quelle relative alla sicurezza del Giubileo.

La scommessa sul

Giubileo

e su Roma è per Renzi simile a quella vinta a Milano con l'

Expo

. In tutte e due le città si andrà al voto a giugno per il rinnovo del Consiglio comunale ed è ovvio che ciò che verrà fatto a Roma verrà letto anche alla luce dell'appuntamento elettorale il cui esito verrà fatto ricadere, nel bene o nel male, sul governo.

E proprio in vista dell'appuntamento elettorale, ci si chiede se le primarie siano ancora lo strumento più adatto per individuare il candidato giusto. "E' lo strumento previsto dallo statuto, ma è molto prematuro dirlo. Vedremo", dice

Lorenzo Guerini

, vicesegretario del Pd. "Impegniamoci ora non nel toto nomi ma a riattivare un dibattito nella città cominciando dai nostri circoli", aggiunge. "ci aspetta un grande lavoro di ricucitura con la città. Per elaborare una proposta politico-programmatica per la città servirà il contributo di tutti. Solo dopo arriveremo ad individuare il candidato-

sindaco

", conclude Guerini.