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Rimborsi M5s, Di Maio: "Concluse le verifiche, sono 8 i parlamentari morosi"

Il candidato premier per i 5 Stelle: "Alcuni ci hanno negato lʼautorizzazione per avere accesso agli atti, il calcolo dellʼammanco deriva da un incrocio di dati"

Rimborsi M5s, Di Maio:
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"Chi non ha mantenuto le promesse si autoesclude dal M5s".

A chiarirlo è Luigi Di Maio, in merito al caso dei mancati rimborsi del Movimento. Dalle verifiche al Mef, ha spiegato Di Maio, sono 8 i parlamentari morosi: "Ivan Della Valle non avrebbe donato 270mila euro, Girolamo Pisano 200mila, Maurizio Buccarella 137mila euro, Carlo Martelli 81mila, Elisa Bulgarelli 43mila, Andrea Cecconi 28mila, Silvia Benedetti 23mila, Emanuele Cozzolino 13mila".

Il candidato premier per i 5 Stelle ha spiegato che, tra i parlamentari citati, Ivan della Valle "non ci ha dato l'autorizzazione" richiesta per avere accesso agli atti, così come Girolamo Pisano e Carlo Martelli. Il calcolo dell'ammanco deriva da "un incrocio di dati".

Maurizio Buccarella e Elisa Bulgarelli "ci hanno autorizzato". Nessuna precisazione in merito, invece, per quanto riguarda Andrea Cecconi, Silvia Benedetti, Emanuele Cozzoliono e Giulia Sarti.

"I probiviri esamineranno i singoli casi" - "Abbiamo individuato un margine di errore tra i conti verificati e quelli dichiarati di circa il 2%, ma non lo consideriamo perché dagli estratti conto verificati risulta che è tutto in regola", ha proseguito il leader del M5s. "Dobbiamo poi verificare altre questioni poste che sono assolutamente plausibili e che riguardano alcuni parlamentari, ma per questo ci sono i probiviri".

"Sarà la settimana dell'orgoglio M5s" - "Per quanto mi riguarda si apre la settimana dell'orgoglio Cinquestelle", ha dichiarato ancora Di Maio in un video su Facebook. "Con questi numeri chiedo a tutti i nostri parlamentari che si sono distinti per le donazioni di andare in giro per l'Italia a esibire i propri bonifici, magari presso le imprese che hanno fatto nascere. Dimostreremo che siamo l'unica forza politica della storia che ha tagliato per 23 milioni di euro gli stipendi dei parlamentari".