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Riforma Cartabia sul Csm, il Senato approva con 173 sì: ora è legge

"Ringrazio ciascuna forza politica per l'impegno e la disponibilità", ha detto il ministro Marta Cartabia prima del voto

Il governo riforma il Csm: ecco cosa cambia

L'aula del Senato ha approvato definitivamente la riforma Cartabia sul Csm e l'ordinamento giudiziario con 173 voti a favore, 37 contrari e 16 astenuti.

La riforma ora è legge. "Ringrazio ciascuna forza politica per l'impegno e la disponibilità", ha detto il ministro Marta Cartabia al Senato prima del voto. "Abbiamo accolto l'appello di Mattarella che sollecitava questa riforma, è stato un provvedimento preceduto da un lungo lavoro, non semplice, portato avanti con il contributo di molti", ha aggiunto Cartabia.

Pd: "Il Parlamento ha scritto una buona pagina" - "Bene l'approvazione definitiva della riforma del Csm e dell'ordinamento giudiziario. Il Parlamento ha scritto una buona pagina. Vengono introdotte importanti novità da tempo attese, nel rispetto del principio dell'indipendenza della magistratura". Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera. "Questa riforma, insieme a quelle del processo civile e penale, contribuirà ad assicurare un funzionamento della giustizia sempre più efficace e giusto, come chiedono gli italiani e come serve al 'sistema Paese' per rispondere alle sfide di questa complicata stagione con maggiore forza, equilibrio e rapidità".

 

L'attacco dell'opposizione - "Questa riforma è l'ulteriore pietra tombale sulla giustizia, perpetrando quella prevalenza degli interessi economici di banche, finanza e politica sul diritto già teorizzata e praticata dall'ex procuratore capo di Milano Bruti Liberati sullo scandalo Expo o dal suo successore Francesco Greco sul gravissimo crac Mps, travolto dentro un buco nero di 65,7 miliardi di euro bruciati dal 2008". E' il duro attacco di Elio Lannutti sulla riforma. "E' una giustizia a misura di potenti, prepotenti, poteri economici, mafio-massonerie, faccendieri e consorterie; - aggiunge - una giustizia penalizzante per i cittadini vessati e angariati dalla malagiustizia; un'ulteriore vergogna del governo dei migliori a danno del popolo sovrano. Per questi motivi, annuncio il voto contrario del Gruppo CAL (Costituzione, Ambiente, Lavoro)-Alternativa-PC-IdV, che si richiama ai valori della Costituzione". 

 

FdI: "Riforma dannosa" - "Nel tentativo di migliorare una riforma sbagliata e regressiva, Fratelli d'Italia non solo si è scontrato con un muro assoluto e con l'impossibilità di discuterne, ma ha dovuto subire anche l'oltraggio del segretario del Pd Letta che si è permesso di bollare come ostruzionismo la legittima presentazione di poche decine di emendamenti e che ha invocato, addirittura, la fiducia sul provvedimento", ha dichiarato in Aula il senatore di Fratelli d'Italia Alberto Balboni, aggiungendo: "Si tratta di una legge inutile se non dannosa, ed è anche la ragione per cui Fratelli d'Italia esprime convintamente il suo voto contrario".

 

Gratteri: "Così non cambia nulla" - Sulla proposta di riforma del Csm "non cambierebbe assolutamente nulla. La riforma proposta dalla ministra non solo non modifica in alcun modo il 'sistema' delle correnti che tutti a parole denunciano e dicono di voler combattere - ha spiegato  il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri - ma, se possibile, addirittura lo fortifica. Le correnti continueranno a fare quello che fanno e il loro strapotere non verrà in alcun modo indebolito o archiviato". "La magistratura è uno dei tre poteri dello Stato. E la separazione dei poteri è uno dei principi fondamentali su cui si fondano uno Stato di diritto e una democrazia liberale - ha concluso - la riforma, invece, prevede delle ingiustificate e ingiustificabili interferenze che intaccano la separazione tra i poteri. Che non dev'essere toccata".

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