RUSH FINALE

Renzi: jobs act è riforma di sinistra Dopo l'Italia cambiare l'Europa

Così il premier all'assemblea del Pd. "Dall'1 gennaio il jobs act deve entrare in vigore: è la dead line". Sulla legge elettorale, Renzi spiega che "si vota nel 2018 ma la riforma prima del 2017". Sul Tfr: "Non cambiamo norma, libertà al cittadino"

04 Nov 2014 - 23:38
 © ansa

© ansa

"Giovedì proviamo a chiudere lo stallo sulla Consulta, due donne alla Consulta: la nostra è Sciarra, e un designato di M5S al Csm". Lo ha detto il premier Matteo Renzi all'assemblea dei gruppi del Pd. "E' positivo che M5S stia dentro la dinamica e spero che in queste ore decida anche FI", ha aggiunto il premier che ha parlato anche di jobs act: "E' una riforma di sinistra mai vista. A parte l'art.18, c'è un consenso generale su tutto".

"Abbiamo detto che si vota nel 2018 ma non dobbiamo aspettare il 2017 per cambiarla", ha spiegato il premier annunciando un incontro con il ministro Boschi e la presidente della commissione al Senato Finocchiaro per rimettere in carreggiata la riforma.

Giustizia, "lunedì chiudiamo lavoro" - "Sul tema della giustizia c'è stata la fiducia al processo civile, lunedì chiudiamo il lavoro in Consiglio dei ministri. A parte il Csm sul quale ci siamo fermati, il pacchetto di riforma è non esaustivo ma esauriente". Così il premier Renzi ai gruppi Pd. "Il processo di riforma della giustizia è molto serio, rigoroso: è una novità che mi sento di sottolineare. Stiamo cambiando il volto della giustizia in Italia".

"Dopo Italia faremo riforma strutturale Europa" - "La prossima riforma strutturale dopo aver realizzato il pacchetto delle riforme in Italia sarà quella dell'Europa, perché da cambiare a Bruxelles c'è molto", ha annunciato Renzi. Economia e lavoro sono dunque i dossier a cui più tiene Renzi che chiama all'unità interna. "Non su tutto la pensiamo allo stesso modo, ma ci attende una sfida immane per cambiare l'Italia". Resta scoperto il nervo dell'elezione della Consulta ma il premier si mostra fiducioso.

Ast, "credo che si possa trovare accordo" - Il premier ha parlato anche della questione Ast di Terni. "Credo e penso che si possa trovare un accordo", auspicando che "non si usino le vertenze aperte" per polemiche politiche. Terni senza acciaio è una città fantasma".

"Non cambiamo norma Tfr, libertà a cittadino" - In serata il premier è intervenuto a "Ballarò". "Le pensioni dei giovani sono a rischio perché non lavorano e non per la mazzata del Tfr. Nessuno vuole colpire il risparmio, non abbiamo introdotto la patrimoniale, il nostro obiettivo è riportare un clima di fiducia. I cittadini saranno liberi di decidere sul Tfr, non credo cambieremo norma", ha spiegato il premier.

"Rispetto Berlusconi e Verdini, giusto riforme insieme" - "E' giusto fare le riforme con Berlusconi, non le faccio da solo. Rispetto Berlusconi, Verdini e Letta, il fatto che Berlusconi sia stato condannato e Verdini rinviato a giudizio attiene la loro vicenda personale ma finché ci sono italiani che li votano sono interlocutori per le riforme".

"Legge Severino, no a sospensione dopo primo grado" - "La Severino non si tocca nella sua impostazione, ma non mi torna che si possa essere sospesi dopo una condanna in primo grado" come avvenuto a De Magistris perché per la Costituzione "si è innocente fino alla sentenza in giudicato", ha sottolineato il premier spiegando che il caso "non riguarda Berlusconi".

Cucchi, "Stato responsabile ma non commento" - "E' una vicenda che a me fa molto male, lo Stato è chiaramente responsabile. Ma se fossi al bar potrei dire cosa penso di quella sentenza, ma siccome sono il premier non posso entrare nel potere giudiziario. E' evidente che c'è una responsabilità dello Stato, la partita non è chiusa e giudici valuteranno - ha dichiarato Renzi - . Le parole di certi sindacati delle forze di polizia sono inaccettabili, serve pietà umana e rispetto".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri