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Renzi: "Avanti con le riforme, quella delle banche è quanto mai urgente"

Il premier allʼAccademia dei Lincei: "Non siamo qui per metterci una pezza, vogliamo avere una visione per gli anni che verranno"

matteo renzi, accademia dei lincei
ansa

"La riforma del sistema del credito è quanto mai urgente, come abbiamo visto non solo nelle ultime ore ma nell'ultimo anno con la riforma delle popolari".

Lo ha detto

Matteo Renzi

intervenendo all'Accademia dei Lincei a Roma. Il premier ha poi difeso l'operato del suo governo: "Noi andiamo dritti e determinati a realizzare le riforme. Non siamo qui per metterci una pezza, vogliamo avere una visione per gli anni che verranno".


"Cantilene contro l'Italia hanno stancato"

- "Le ricostruzioni di taluni presunti esperti tecnici europei e di alcune stancanti cantilene italiane sul fatto che l'Italia è un coacervo di problemi hanno stancato", ha aggiunto il premier nel suo intervento a tutto tondo.

"Bonus 18enni è confermato, dibattito triste"

- "Il bonus ai diciottenni è stato visto come una mancia elettorale: è la triste fine di un dibattito su una misura che voleva essere una provocazione culturale e che - ha assicurato - comunque confermiamo, anche perché è un pezzo della scommessa identitaria".

"Nel 2017 snodo importante, potremo essere protagonisti"

- "Nel 2017 - ha proseguito - ospiteremo il G7 ma non sarà un anno normale: sarà il primo con il nuovo o la nuova presidente americana, sarà il primo dopo le elezioni in Francia. Rappresenterà un momento importante di transizione e noi potremo essere protagonisti, anche perché dal primo gennaio 2017, se saremo in grado di vincere quella sfida, saremo membri del consiglio di sicurezza dell'Onu". "Vorrei che l'Italia fosse all'altezza della sfida: cerchiamo di non sprecarla", ha ribadito.

"L'Italia deve farsi sentire di più in Europa"

- "L'Europa - ha poi sottolineato il presidente del Consiglio - ha bisogno di un'Italia più capace di farsi sentire non in termini di rivendicazione ma di richiamo a ciò che l'Europa è e deve essere. L'Europa non è un insieme di algoritmi e parametri ma la risposta immaginata dai padri fondatori: un modello che fosse garanzia di pace al proprio interno e faro di civiltà al proprio esterno".

"Siamo fuori dalla recessione, percentuale è secondaria"

- Renzi ha quindi parlato della crisi economica ormai alle spalle. "L'Italia esce da una recessione di tre anni, che poi questo anno la crescita sia dello 0,8% quest'anno e poi il prossimo più dell'uno e qualcosa, è secondario rispetto all'uscita dalla crisi. Finalmente questo Paese si è ripreso il futuro".