NELLA SUA E-NEWS

Referendum, Renzi: "Vinceremo senza evocare la paura del no"

Il premier: "Dobbiamo costruire una proposta, non evocare una minaccia". Poi, sugli ultimi fatti di cronaca: "Combattere l'odio"

08 Lug 2016 - 20:26

"Non vinceremo questo referendum evocando la paura del no". Lo sottolinea il premier, Matteo Renzi, nella sua e-news guardando al voto sulla riforma costituzionale. "Cresce l'attenzione anche oltre confine - scrive -. Dopo che i britannici hanno votato per la Brexit, i commentatori internazionali mettono nel mirino il nostro referendum". Renzi parla di "allarmi anche comprensibili", ma ricorda che si tratta di una "sfida decisiva per l'Italia".

"Se riusciamo a parlare di contenuti, l'Italia dice Sì. E allora - come sempre, più di sempre - io chiedo il vostro aiuto. Per vincere questa sfida, che è decisiva per l'Italia, abbiamo bisogno che ciascuno di voi si metta in gioco. Il referendum dovete personalizzarlo voi, con il vostro impegno", scrive Renzi. "Nel nostro Dna c'è la speranza, non la paura. Costruire una proposta, non evocare una minaccia. Parliamoci chiaro: con il sì al referendum l'Italia diviene un Paese più semplice. Ci saranno meno politici, meno sprechi di tempo e denaro, più partecipazione, più chiarezza di ruoli".

Banche, "problemi di qualche istituto facilmente risolvibili" - Sull'emergenza banche, Renzi ammette che "non essere intervenuti tra il 2011 e il 2013 - quando ancora si poteva fare - è stato un errore. Ma adesso i problemi di qualche banca italiana sono agevolmente risolvibili. Il nostro interesse è salvaguardare i correntisti e i risparmiatori delle banche italiani e e liberare gli istituti di credito dalle sofferenze e dagli incagli che impediscono il credito alle piccole e medie imprese e alle famiglie".

"Combattere la cultura del disprezzo e dell'odio" - Inevitabilmente l'intervento del presidente del Consiglio affronta anche gli ultimi fatti di cronaca, dal Bangladesh a Fermo, da Baghdad a Dallas. "Tutti insieme dobbiamo combattere la cultura dell'odio e del disprezzo. Respingere l'odio, l'insulto, la discriminazione. Respingere la paura dell'altro. Una sfida che fa tremare i polsi, tanto è alta e impegnativa. Ma anche una di quelle sfide che danno alla politica il significato più profondo della sua vocazione".

Boschi: "Sorti governo non c'entrano, è voto su riforme" - "Le sorti del governo non c'entrano: sul referendum di ottobre non vogliamo un voto di fiducia o di simpatia al governo, ma un dibattito serio e approfondito" sul contenuto delle riforme. Lo ha detto il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi intervenendo al Consiglio Nazionale di Centro Democratico nell'auletta dei gruppi di Montecitorio. Tuttavia, ha assicurato la ministra, "ci assumeremo le responsabilità: non possiamo nasconderci il fatto di cosa potrebbe accadere de al referendum vincesse il no. E chi andrà a votare non potrà sottrarsi a questa domanda".

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