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Primarie circoli Pd: vince Bonaccini col 53% delle preferenze, seconda Schlein al 35% | Domenica la sfida decisiva

Al presidente dell'Emilia Romagna 79.787 voti, alla sua vice 52.637

Primarie circoli Pd: vince Bonaccini col 53% delle preferenze, seconda Schlein al 35% | Domenica la sfida decisiva - foto 1
Ansa

Per il Pd si avvicina il momento della verità.

I dati definitivi del voto nei circoli dem per la scelta del nuovo segretario hanno visto primeggiare Stefano Bonaccini (al 52,87% con 79.787 voti) seguito da Elly Schlein (34,88% con 52.637 voti), Gianni Cuperlo (7,96% con 12.008 voti) e Paola De Micheli (4,29% con 6.475 voti). I dati sono diffusi dalla Commissione nazionale per il congresso del Partito Democratico. I congressi nei circoli si sono svolti dal 3 al 19 febbraio e hanno votato 151.530 iscritti. Bonaccini e Schlein, quindi, si sfideranno alle primarie del 26 febbraio: potranno votare anche i non iscritti. Chi vincerà diventerà il nuovo segretario e prenderà le redini del partito al posto di Enrico Letta.

 


Schlein vince in città, Bonaccini fuori - Schlein ha vinto sia a Roma che a Milano, ma la distanza non sembra così decisiva: a Roma ha preso poco meno del 44%, contro il circa 37% di Bonaccini (2.194 voti contro 1.854); a Milano ha preso il 43,6 per cento, contro il 36,9 di Bonaccini (804 contro 682). Se si considera anche l’hinterland milanese però la differenza praticamente sparisce: Schlein è davanti col 41,3% contro il 41,2.

 

Incognita affluenza: si teme il flop - In casa Pd si respira non poca preoccupazione in vista del voto di domenica: esiste ancora un popolo dem disposto a mettersi in fila ai gazebo per scelgliere il nuovo segretario? Le ultime tornate elettorali - tutte, comprese le ultime elezioni regionali - hanno fatto registrare importanti cali. Nel 2019, quando fu eletto segretario Nicola Zingaretti, votò un milione e mezzo di persone.

 

Il regolamento - Ricalcando il sistema americano, le primarie del Pd non servono per eleggere direttamente il segretario ma i delegati che, entro dieci giorni, si riuniscono poi come da regolamento nel corso dell'assemblea nazionale. Saranno poi i delegati, nominati in maniera proporzionale dalle liste dei vari candidati in base ai voti presi da questi, a eleggere durante l'assemblea il nuovo segretario. Il primo voto, quello dove saranno scelti i due sfidanti per la segreteria, è stato riservato ai soli iscritti, mentre il 26 febbraio si terranno le primarie aperte a tutti dove dovrebbero poter votare anche i sedicenni.

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