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Piero Benassi nominato sottosegretario con delega ai Servizi 

Diplomatico di lungo corso, negli ultimi due anni ha affiancato Conte nei viaggi allʼestero e sui dossier internazionali

Ansa

L'ambasciatore Piero Benassi, attuale consigliere diplomatico del premier Giuseppe Conte, è stato nominato sottosegretario con delega ai Servizi. Lo si apprende da fonti di governo. Fino ad ora la delega era stata tenuta dallo stesso premier.

La delega dei servizi segreti è stata al centro delle polemiche delle ultime settimane: Matteo Renzi aveva infatti chiesto a più riprese a Conte di lasciarla ad una figura terza.

 

La "mano tesa" di Conte La cessione della delega concretizza la "mano tesa" del premier e al dialogo sul nodo dell'intelligence proprio mentre Matteo Renzi sta riunendo i gruppi di Iv. E' una scelta "politica" che arriva in una giornata di sostanziale impasse nelle trattative per il gruppo di costruttori. Una scelta con cui, tuttavia, Conte non cede su un punto: destinare la delega ad una personalità di massima fiducia. Una fiducia costruita nei due anni e mezzo di lavoro a Palazzo Chigi di Conte con il suo consigliere diplomatico. Ed è nel governo M5S-Lega che Benassi fa valere il suo curriculum europeista e merkeliano.

 

Forte dell'esperienza da ambasciatore italiano a Berlino, Benassi fa infatti da primo collegamento tra il premier di un governo (quello giallo-verde) non certo ben visto a Bruxelles e la cancelliera tedesca. E da lì in poi il sodalizio con Conte non si è mai affievolito. Un sodalizio fatto anche di una collaborazione strettissima coltivata in questi trenta mesi, ma di certo non di legami politici.

 

La carriera diplomatica di Benassi Il link fra l'ormai ex consigliere diplomatico di Palazzo Chigi e il M5s è pressoché inesistente, infatti. E la carriera di Benassi, 62 anni, romano d'origine e romanista di fede calcistica, è stata tutta nella diplomazia. Prima di essere ambasciatore a Berlino (dal 2014 al 2018) e di fungere da capo di gabinetto alla Farnesina, Benassi è stato ambasciatore a Tunisi, dal 2009 al 2013, ovvero nei turbolenti mesi della Primavera araba.

 

La sua carriera inizia al dipartimento affari economici della Farnesina, per poi fare tappa a Cuba e a Varsavia. Con Conte, invece, è a Bruxelles che Benassi affronta i dossier più delicati, da quello dell'immigrazione, alla manovra in cui furono varati reddito di cittadinanza e quota 100. Fino all'ultima sfida del Next Generation Ue. A lui, ora, spetterà guidare uno dei rami del governo finito più nel mirino dell'opposizione e di Iv. A cominciare dal caso della missione segreta in Italia del General Attorney dell'amministrazione Trump William Barr per il caso Russiagate.

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