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Pd, Zingaretti: "Stop alla egocrazia, siamo una squadra"

Il governatore del Lazio dal palco della convention Piazza Grande: "Progetto per mandare a casa Lega-M5s. A Riace atto immondo da chi ha rubato 49 mln". Gentiloni: "Eʼ il momento del Congresso"

Pd, Zingaretti:
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"Non dobbiamo tornare indietro al momento in cui ministri partecipavano a manifestazioni contro il proprio governo, ma il pendolo non deve neppure pendere troppo dall'altra parte".

Lo ha detto il candidato alla segreteria del Pd, Nicola Zingaretti, aggiungendo che "anche nel centrosinistra si è passati dalla democrazia all'egocrazia. Ora basta: siamo una squadra. Abbiamo bisogno di essere una comunità combattiva e convincente".

Nel corso della convention Piazza Grande, organizzata per lanciare la propria candidatura al congresso del Pd, Zingaretti ha inoltre spiegato: "Non sono qui per proporre una macedonia di invettive contro qualcuno del mio partito. La novità è che si sta aprendo una strada nuova che dobbiamo percorrere insieme. Siamo in un punto in cui a volte addirittura non abbiamo gli strumenti per combattere: la prima cosa da fare è dire basta all'illusione dell'io e avanti con l'ebbrezza del noi".

"Nè alleanza con M5s né ruolo di testimonianza" - "Io sono stato accusato di essere stato quel leader politico che voleva fare un accordo politico con il M5s: io sono dell'idea che dobbiamo incalzarli per dividerli - ha precisato il governatore del Lazio -. Ma rivendico un'iniziativa che si rivolga a quella massa di popolo che si è spostata verso di loro. Si apra una nuova stagione che non significa rinnegare il passato ma guardare in faccia il mostro e chiedersi perché le persone hanno scelto loro. Noi dobbiamo fare opposizione ma non possiamo rischiare di restare a fare un ruolo di testimonianza".

"Nuovo progetto per mandare a casa Lega-M5s" - Secondo Zingaretti "l'Italia ha bisogno di due cose: di crescere e di giustizia. Chi ha vinto il 4 marzo lo ha fatto perché ha promesso, ma chi ha vinto ha tradito le promesse e sta lasciando alle nuove generazioni un Paese più povero e ingiusto. Molti cominciano a sospettare, vedendo l'atteggiamento isterico e fanatico dei loro leader. Quello che manca è qualcuno che lo dica, costruisca un progetto e li mandi presto a casa. Non sara' facile, ma io vi prometto che ce la faremo tutti insieme".

"Sì fronte unico ma fondato su idea nuova di Europa" - Il presidente della Regione Lazio si è detto "d'accordo nella costruzione di grandi alleanze tra le famiglie europee, da Macron a Tsipras. Costruiamo un fronte contro i sovranismi, ma io dico anche che l'accordo, la piattaforma e i contenuti o sono chiari e nuovi e puntano a una riforma dell'Europa o i cittadini non la capiranno. Va costruita una nuova piattaforma contro i sovranismi, ma deve essere fondata su di un'idea nuova Europa: si deve stare in Europa non perché costretti ma perché convinti".

"Riace? Atto immondo da chi ha rubato 49 mln, Salvini ha paura" - In merito alla vicenda Riace, Zingaretti ha attaccato il governo: "Sugli immigrati stanno giocando una partita sporca. Quello di sabato è stato un atto politico vergognoso da parte di chi come Salvini e la Lega hanno rubato 49 milioni di euro allo Stato: è un atto immondo. Noi rimaniamo garantisti sempre, io sono convinto che Mimmo Lucano sia una brava persona e una persona onesta, ma risponderà alla legge. Dietro lo smantellamento del modello Riace c'è la paura di Salvini. Se hanno paura di un uomo, dovranno avere paura di un popolo".

Gentiloni: "Pd motore di alleanza per alternativa che vada oltre partito" - Roma, 14 ott. (LaPresse) - Sul palco di Piazza Grande è intervenuto anche l'ex premier Paolo Gentiloni: "Il Pd si è fatto argine ma ora è il momento di una riscossa ed è il momento di una grande alleanza per l'alternativa che vada oltre il Pd, di cui il Pd sia motore ma che vada oltre, a partire dalla società civile. Dopo 7 mesi dalla sconfitta elettorale, è forse anche venuto il momento di fare il Congresso, per questo ringrazio Nicola Zingaretti che ha dato una forte spinta".

Gentiloni: "Congresso non sia gara tra concorrenti" - Gentiloni ha quindi precisato: "Il Congresso non dev'essere una gara tra correnti, non dev'essere fonte di divisioni, purtroppo siamo già molto divisi. E io dico a Nicola, agli altri candidati e a quelli che si ricandideranno, che io mi impegnerò con tutte le mie forze primo perché il Congresso si faccia e perché il Congresso renda più forte e più unito il Pd. Su questo da parte mia potete contare".