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Il Pd si spacca, gli orlandiani non votano i "nuovi voucher" in commissione

Contrari i deputati Mdp. A favore gli altri dem, Ap, Ala-Sc, Forza Italia e anche la Lega. La proposta è passata con 19 sì e 6 no. La Camusso: "Faremo ricorso alla Corte Costituzionale"

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I tre deputati dem vicini ad Andrea Orlando in commissione Bilancio, Antonio Misiani, Susanna Cenni e Carlo Dell'Arringa, non hanno partecipato al voto sui nuovi voucher, proposti dal relatore Mauro Guerra.

Contro la riformulazione Mdp, come annunciato da Arturo Scotto. Voto contrario anche di Sinistra italiana e M5s. A favore il resto del Pd in commissione, Ap, Ala-Sc, Forza Italia, e anche la Lega. La proposta è passata con 19 sì e 6 no.

Camusso: "Faremo ricorso alla Corte Costituzionale" - "Non c'è dubbio che faremo ricorso alla Corte Costituzionale". Lo ha dichiarato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, aggiungendo: "Partiremo anche con una campagna sui temi della democrazia e il 17 giugno ci sarà una grande manifestazione nazionale".

Mdp: "Il Pd ha deciso di sabotare la legislatura" - Sui voucher il Pd ha compiuto "l'ennesimo strappo", una "forzatura inaccettabile", dovrà spiegare "perché ha deciso di sabotare questa legislatura". Va all'attacco il capogruppo di Articolo 1-Mdp alla Camera, Francesco Laforgia, nel commentare quanto accaduto in commissione Bilancio sulla nuova disciplina del lavoro occasionale nel dl manovra.

"In barba a milioni di italiani che volevano esprimersi in un referendum - insiste Laforgia - il Pd ha prima fatto saltare quel passaggio democratico e poi ha reintrodotto, con una forzatura inaccettabile, i voucher anche per le imprese. Non voteremo la fiducia e i democratici dovranno spiegare a milioni di italiani le ragioni di una scelta irresponsabile sul merito e sul piano del funzionamento democratico delle istituzioni".

Rosato: "Maggioranza non a rischio, Mdp sia leale" - "Mdp è nato dicendo che dicendo che doveva sostenere in maniera più forte questo governo, poi il 40% delle volte ha votato contro il governo su tutti i temi: dal decreto Errani sul terremoto alla politica estera". Il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato non usa giri di parole per commentare il voto contrario e l'abbandono dei lavori sul dl manovra da parte dei rappresentanti di Mdp.

Ma alla domanda se tutto ciò comporti rischi per la maggioranza, Rosato risponde: "No, prendiamo atto che c'è una situazione di questo tipo e valuteremo cosa succederà nei passaggi successivi. Mi auguro sche al Senato Mdp mantenga fede agli impegni che ha assunto anche davanti ai suoi elettori, dicendo che avrebbe sostenuto con lealtà il governo, dopodiché ognuno si assumerà la sua responsabilità".

Speranza: "Cambia il nome, ma la precarietà è la stessa" - "La vicenda coucher ha dell'incredibile - scrive su Facebook il coordinatore nazionale di Articolo 1 Roberto Speranza -. Poche settimane fa il governo li ha aboliti, dopo che la Cgil aveva raccolto oltre 1 milione di firme per cancellarli e dopo che era stato indetto il referendum abrogativo previsto dall'articolo 75 della Costituzione. Il referendum avrebbe dovuto tenersi proprio domenica 28 maggio, ma è stato giustamente annullato dalla Cassazione a seguito dell'abolizione. Hanno cambiato il loro nome, ma la precarietà che portano è rimasta la stessa".