"La discussione nel partito è un pochino inibita", afferma alla festa del partito a Roma Portuense. Occorre aprire "una riflessione larga entro fine anno"
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"E' un fatto strutturale, quando il tuo segretario è capo del governo devi stare attento a quel che dici. La discussione è un pochino inibita". E' quanto ha affermato l'ex segretario Pier Luigi Bersani alla Festa del Pd a Roma Portuense, definendo questo come il "cuore del problema" per il quale chiede di aprire "una riflessione larga entro fine anno". "Per la prima volta il Pd è al governo, e questo pone un problema di come aprire la discussione"
"Non sono per le polemiche, dobbiamo dare tutti una mano - osserva Bersani - ma bisogna pensarci, facciamo prima della fine dell'anno una riflessione larga su come può funzionare il partito al governo".
"Bisogna trovare il modo per rifletterci assieme - prosegue - il partito ha fatto questa scelta, bene. Vediamo però di risolverlo il problema; noi non siamo un partito fatto da un padrone come quelli lì... La sinistra deve saper discutere, la sinistra è fatta così, in un altro modo. Non esisterebbe senza discutere, poi sa essere anche leale".
Poi l'ex segretario del Pd lancia l'idea di "un evento entro l'anno per mettere a tema la vita del partito, senza 'conte'" e per andare "al cuore del problema". Secondo Bersani ci sono infatti "due novità: il Pd è al governo e non c'è più il finanziamento pubblico. Vogliamo discutere! Sono cose importanti, mica noccioline".
"Io non avrei scelto sia segreteria che governo" - "E' una scelta che io non avrei fatto, sia la segreteria che capo del governo. La discussione è inibita perché se dico una cosa può scaricarsi su un oggetto che non è nostro ma è del Paese. Perbacco, io però voglio anche dire la mia: non ci sono mai solo le braccia, c'è anche la testa", aggiunge Bersani.
"Le nostre forze non sono ben attrezzate" - "Io sono per la gestione unitaria, sono il più unitario di tutti, ma le nostre forze non sono ben dispiegate, non siamo ben attrezzati" ed è per questo che "dobbiamo riflettere ma senza litigare", sottolinea inoltre, parlando della segreteria del partito. "Non riuscirei a fare il capo corrente, ognuno di noi deve ragionare come fosse segretario - osserva - non intendo essere capo fazione ma non voglio smettere di usare il cervello visto che me lo sono salvato".