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Omotransfobia, il Pd ripresenta il ddl Zan in Senato

Per il segretario Enrico Letta "sarebbe una sconfitta chiudere la legislatura senza l'approvazione di questo provvedimento". Ma la scelta dei Dem non piace al centrodestra: "Queste sono priorità?"

Il Pd ripresenta in Senato il ddl Zan contro l'omotransfobia.

"In questo Paese manca ancora una legge contro i crimini d'odio, non ce lo siamo dimenticati", ha detto la senatrice Dem Monica Cirinnà. "Ripartiamo con l'iter del testo perché riteniamo che i diritti siano un tema fondativo del Pd", ha aggiunto. Secondo il segretario Enrico Letta "sarebbe una sconfitta chiudere la legislatura senza l'approvazione di questo provvedimento".

Letta: "Non mettiamo ultimatum" - Letta ha spiegato che "non mettiamo ultimatum, non ci muoviamo in una logica di sfida, ma di offerta a questo Senato. E' una grande occasione per recuperare il rapporto con una parte del Paese" che, secondo il segretario Dem, appoggia questo disegno di legge. "Per noi il campo dei diritti è prioritario, in questi mesi ci sono stati alcuni importanti passi avanti su temi alcuni affrontati fuori dal Parlamento. Penso alla sentenza della Corte costituzionale sulla questione del cognome materno. In alcuni casi sono passi fatti dal Parlamento e penso al suicidio assistito lavorando strenuamente in modo molto costruttivo, positivo e con risultati importanti - ha poi osservato Letta -. Questo sarà un altro tema, ora è arrivato al Senato e quindi dico 'in bocca al lupo a Caterina (Caterina Biti, relatrice del provvedimento per il Pd, ndr). So che il compito non sarà facilissimo ma anche su questo da parte nostra c'è l'intenzione di lavorare e sono convinto che avremo risultati positivi".

Raccogliamo le proposte per portare a casa la legge - Sul tema è intervenuto anche Allessandro Zan. "Cercheremo di raccogliere idee, suggerimenti e proposte attraverso le Agorà per portare a casa una legge necessaria senza rinunciare alla tutela di tutte le persone vittime dei crimini d'odio. Questa è una legge che protegge tutte le vittime dei crimini d'odio", ha dichiarato il deputato del Pd, affermando di voler cancellare, "il vergognoso applauso del 27 ottobre scorso in Senato", quando il ddl è stato affossato. "Finché c'è legislatura c'è speranza, - ha proseguito - una legge contro i crimini d'odio esiste in tutta Europa, tranne n Italia, Ungheria e Polonia. E l'Italia non può diventare l'Ungheria di Orban. Per questa ragione e per un posizionamento dell'Italia tra i Paesi avanzati anche in ambito europeo, serve approvare il prima possibile una buona legge contro i crimini d'odio".

Gasparri: "Queste sono le priorità del Pd" - Di diverso avviso è il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che ha bacchettato il Pd per la scelta di ripresentare lo stesso ddl, affossato poco tempo fa in Parlamento. "Ripresentano lo stesso testo della legge Zan? Queste sono le priorità del Pd - ha attaccato -. Ma se errare è umano, perseverare, come si sa è diabolico. Punire più severamente le discriminazioni è doveroso. Introdurre nuove discriminazioni e reati di opinione è una scelta sbagliata, che si confermerà perdente".

Pillon: "Pd vuole imporre ideologie" - Si aggiunge al coro di "no" al ddl Zan anche il senatore della Lega, Simone Pillon. "Noi abbiamo presentato questa mattina in commissione Giustizia il testo unificato, ddl Pillon, sull'affido condiviso. Ci sono papà che non vedono i figli da mesi, se non da anni. Queste sono priorità o emergenze. Non ci sono ferite da sanare, ci sono ideologie da imporre vedi l'identità di genere, che porta un uomo a vincere tutte le gare femminili o i bambini nelle scuole da indottrinare con la teoria gender", ha affermato il parlamentare.

 

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