Giuseppe Lupo Stanghellini, primo cittadino di Monte Cremasco, nonostante le richieste dell'opposizione si rifiuta di aprire account ufficiali per comunicare con i residenti: "Bastano mail e app"
Nell'era in cui like, retweet e interazioni su account e pagine social per un politico valgono quasi come i voti nell'urna elettorale c'è un'eccezione, piccolissima, che che conferma la regola. Bisogna andare a Monte Cremasco, paesino di 2.279 anime secondo l'ultimo censimento. Siamo in provincia di Cremona, Lombardia. Qui l'avvocato Giuseppe Lupo Stanghellini, il sindaco, non si è piegato ai social network. No a Facebook, Twitter, Instagram: il Comune è fieramente no social.
"Almeno Facebook" - La minoranza ha formalmente richiesto all'amministrazione in carica di creare una pagina Facebook del Comune per informare i residenti. Richiesta respinta. "Sono assolutamente contrario a Facebook, Twitter, Instagram - spiega il sindaco al "Corriere della Sera" - ci sono troppi leoni da tastiera, troppa barbarie. La pagina Facebook sarebbe inondata da attacchi, magari anche fondati, ma con modalità sbagliate. Uno butta il sasso e ne esce un putiferio"
La foto fake diffusa dall'opposizione -"Se una persona ha bisogno di fare una segnalazione, può mandare e una mail. Non c' è bisogno di farsi bello sui social". continua il primo cittadino di Monte Cremasco ricordando un episodio recente: "La minoranza ha strumentalizzato delle foto che riguardavano rifiuti abbandonati. Peccato che si trovassero sul territorio di un altro comune. Ma al di là della minoranza, sono soprattutto le persone: protetti dal computer, minacciano, infangano, mettono alla berlina. Se io intervenissi in una discussione su Facebook, verrei massacrato".
"Basta l'app" - Sul sito del Comune, provare per credere, i tasti social ci sono ma non linkano a nessun profilo o pagina. La stessa pagina dedicata al sindaco non è provvista neanche di una foto. Più no social di così. L'unica eccezione che si concede Stanghellini è Whatsapp, indispensabile per un avvocato. "Al Comune - chiarisce - basta la app "Comune informa", che tra l'altro paghiamo. Ogni informazione la mettiamo lì".