Nodo della discordia un "cinguettio", poi rimosso, su pescherecci italiani nel mirino dei libici. Interno: "La Trenta faccia il ministro" e la Difesa: "Fate campagna elettorale"
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Messaggi al vetriolo tra il ministero della Difesa e il Viminale. Fonti dell'Interno affermano infatti, a proposito del tweet rimosso dalla Difesa su un intervento di soccorso della Marina, poi smentito, a pescherecci italiani presi di mira dai libici: "Anziché chiedere alla 'sua' Marina militare, il ministro Trenta si basa sulle agenzie di stampa e polemizza con Salvini. Faccia il ministro della Difesa. Le Forze armate meritano di più".
Secca la replica, che arriva da fonti del ministero della Difesa. "Non ci era mai capitato prima di vedere un ministero, l'istituzione, usata a fini elettorali. In questo caso, per attaccare il ministro Trenta. Non c'è molto da commentare, basta avere uno spirito democratico per comprendere la gravità dell'episodio. Dispiace per l'Italia che il Viminale, il cui titolare è Salvini, piuttosto che occuparsi della sicurezza del Paese pensi a un tweet".
Di Maio: "La Lega attacca Trenta per coprire caso Siri" - Sulla questione interviene anche il vicepremier Luigi Di Maio. "Capisco la difficoltà della Lega ma non serve che la Lega attacchi il ministro della Difesa Trenta per provare a coprire il caso Siri. Per coprire il caso Siri - spiega Di Maio - basta farlo dimettere".