Venerdì il decreto in Consiglio dei ministri. Premi ai dirigenti non oltre il 15% della busta-paga. E si pensa ai voucher per baby-sitter e badanti
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"Mai immaginato i 100 chilometri, mai presi in considerazione, non immaginiamo di stravolgere la vita delle famiglie, ma la mobilità è necessaria per evitare esuberi e rispettare i lavoratori". E' quanto avrebbe detto il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, secondo quanto riferito da fonti sindacali al termine dell'incontro. Il ministro avrebbe anche affermato che "non ci saranno prepensionamenti".
Spese giù almeno dell'1% - In attesa del Consiglio dei ministri di venerdì che varerà un decreto legge a cui sarà affiancato anche un disegno di legge delega al riguardo, si delineano con più precisione i contenuti della riforma. Che prevede, secondo quanto si legge nella bozza del ddl, la "riduzione delle spese complessive di ciascuna amministrazione, per i primi cinque anni", per un importo "non inferiore all'1% della spesa sostenuta nell'anno 2013.
In arrivo telelavoro e voucher baby-sitter - Tra le linee quida contenute nel documento per conciliare meglio vita e lavoro, si prevedono telelavoro e sperimentazione di forme di co-working (condivisione degli uffici) e smart-working (orari elastici e tecnologie digitali). Ma ci sono anche voucher per baby-sitter, puericultrici, badanti specializzate e convenzioni con asili nido.
Bonus legati al Pil e tetto al 15% - Arriva il tetto massimo per i bonus dei dirigenti pubblici, fissato al 15% dello stipendio. La bozza prevede che "la retribuzione di risultato" sia collegata a obiettivi fissati per l'intera amministrazione sia al singolo dirigente, oltre che all'andamento del Pil.
Madia: "Spero non ci siano resistenze" - La riforma, dice la Madia, rappresenta "un progetto organico e chiaro. Mi aspetto un impegno attivo del sindacato, contro le resistenze di cambiamento".
"Permessi sindacali, nessun intento punitivo" - Nel suo incontro con i sindacati, il ministro conferma la riduzione di permessi e distacchi sindacali all'interno della riforma, precisando che "non c'è alcun intento punitivo". L'intervento, avrebbe spiegato la Madia, rappresenta invece "una risposta a una domanda arrivata dai cittadini". Infine, Michele Gentile e Rossana Dettori della Cgil precisano che "non ci saranno prepensionamenti né esuberi".