Botta e risposta

Salvini accusa, Tajani risponde: scintille nella maggioranza sulle nomine e la Metro C

Tensione tra i due partiti di maggioranza in vista della manovra di fine anno. I due leader si punzecchiano a distanza

23 Ott 2025 - 17:57
 © Ansa

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Una nuova crepa si è aperta, seppur con toni misurati, tra le fila della maggioranza di governo. Il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha lamentato un blocco politico in Senato che da mesi rallenta le nomine dei presidenti delle autorità portuali. A distanza di poche ore, il leader di Forza Italia e anch’egli vicepremier, Antonio Tajani, ha risposto in modo netto, spostando l’attenzione su un altro tema infrastrutturale: i 50 milioni di euro mancanti per la Metro C di Roma, di competenza del dicastero guidato da Salvini. Un botta e risposta che, pur restando nei binari del confronto istituzionale, riflette una fase di tensione sotterranea nei rapporti tra Lega e Forza Italia, in un momento chiave per la manovra e per la tenuta della coalizione.

Salvini rompe il silenzio: "Nomine bloccate da mesi in Senato"

 Dal palco dell’evento "Il ponte e l’impatto sugli investimenti per l’Italia", organizzato all’Ara Pacis, Matteo Salvini ha lanciato un messaggio chiaro e diretto ai propri alleati. "Abbiamo 16 autorità portuali in Italia, stiamo facendo una legge per la riforma della governance dei porti per dare una cornice complessiva, dare più efficacia. Io ho le nomine di parecchi presidenti di porti fermi in commissione al Senato da mesi", ha dichiarato il leader della Lega.
Salvini ha parlato apertamente di una "scelta politica" alla base dello stallo, attribuendola a uno dei partiti della maggioranza, pur senza nominarlo direttamente: “Non mia né del presidente del Consiglio”, ha precisato. "Leggo sul Gazzettino 'nomine di porti ferme per dissidi fra Lega e Fratelli d'Italia’. Siccome so come sono le cose, oggi tre nomine le faccio io", ha aggiunto, lasciando intendere l’intenzione di superare l’impasse con una forzatura politica.

Il leader della Lega: “La pazienza è finita, procedo alle nomine”

 Il vicepremier non ha nascosto l’irritazione per la situazione, sottolineando il peso politico del rallentamento. "Siccome la norma dice che le commissioni hanno 30 giorni di tempo... poi finisce Salvini sul giornale come quello che ‘non nomina’. Insomma, essere attaccati dalle opposizioni ci sta. Essere infastiditi da chi non è all’opposizione ci sta di meno", ha detto. Il riferimento alla frustrazione nei confronti degli alleati è apparso evidente. "La pazienza ha un tempo, il mio si è esaurito", ha affermato. "Oggi facciamo le prime tre (nomine) e poi, se la commissione non procede, la settimana prossima facciamo le altre tre. In un mese le fai tutte. E poi chi s’è visto s’è visto". Un messaggio destinato a lasciare traccia nei rapporti interni al centrodestra.

Tajani controreplica: "Si occupi dei tagli alla Metro C"

 Da Napoli è arrivata poco dopo la replica di Antonio Tajani. Il leader di Forza Italia, nel corso di un incontro in Prefettura, ha lanciato una frecciata sul tema degli investimenti per la Capitale: “Credo che il ministro Salvini debba occuparsi anche della città di Roma, visto che sono stati tagliati 50 milioni per la Metro C che erano stati inseriti l’altra volta. Il ministro responsabile è lui, io mi auguro che segua questo argomento".
Tajani ha poi ribadito le posizioni di Forza Italia sulla manovra, prendendo le distanze da alcune misure fiscali: "In Parlamento non voteremo la norma che prevede l’aumento delle tasse sugli affitti brevi. Mi pare ci sia una maggioranza tale da poter cancellare questa decisione. Credo si debba correggere la parte sui dividendi, l’articolo 18, altre tasse assolutamente da cancellare per quanto ci riguarda". "Spero che adesso il ministro Salvini possa convincere il suo compagno di partito, il ministro dell'Economia, a rifinanziare la Napoli-Afragola, il collegamento ferroviario che è stato de-finanziato, nessuno sapeva nulla", ha aggiunto Tajani nel corso di un convegno a Napoli. "Attenzione, le infrastrutture servono alla competitività, non sono soldi buttati. Bisogna pensare alle città e a come rendere competitivi i territori, soprattutto nel Sud, che oggi cresce in export e produzione", ha aggiunto il titolare della Farnesina.

Lo scambio tra Salvini e Tajani, pur mantenendosi nei toni istituzionali, rappresenta un passaggio delicato nei rapporti tra Lega e Forza Italia. Da un lato, le nomine portuali bloccate sembrano diventare terreno di confronto tra alleati; dall’altro, le questioni infrastrutturali – in particolare i fondi per Roma – evidenziano diverse sensibilità all’interno dell’esecutivo. Il governo guidato da Giorgia Meloni, tuttavia, continua a mostrare compattezza sulle priorità della manovra, con una maggioranza parlamentare che resta solida. Ma le uscite pubbliche dei vicepremier segnalano come le dinamiche interne possano influenzare la narrazione politica, soprattutto in una fase cruciale per l'approvazione della legge di bilancio.