Manovra, solo tre ore per l'esame del testo: la Commissione Finanze non si esprime per protesta
C'è l'accordo di tutti i gruppi di maggioranza, proteste anche in Commissione Bilancio da parte delle opposizioni
La Commissione Finanze della Camera, col sostegno di tutti i gruppi di maggioranza, ha deliberato di non esprimere il proprio parere di competenza alla Commissione Bilancio sulla Manovra del 2022.
Lo ha annunciato il presidente Luigi Marattin (Italia Viva), in segno di protesta contro le "poche ore" entro le quali la Commissione dovrebbe pronunciarsi.
L'iter a Montecitorio è iniziato in estremo ritardo perché il governo ha inviato il ddl al Parlamento solo il 6 dicembre. Una situazione che ha portato alla protesta anche le altre commissioni della Camera, dove a protestare insieme alle opposizioni sono anche Forza Italia e Pd.
Le date - L'ufficio di presidenza della Commissione Bilancio ha stabilito un calendario che consente di portare in Aula il testo il 28 dicembre, così da poter porre la questione di fiducia tra le 18 e le 19. Il voto si terrà il giorno successivo, il 29, per poi passare all’esame degli ordini del giorno e al voto finale.
"Non si può rimanere neanche un minuto in più" - Secondo Marattin, "il rispetto verso il lavoro di sei mesi, che questa stessa Commissione ha svolto nel 2021 per preparare il terreno alla riforma fiscale, ci impone di rispondere semplicemente 'no grazie' quando ci si chiede di esprimerci in poche ore su un provvedimento del genere. Non è possibile rimanere anche solo un minuto in più, senza che le forze politiche si pongano il problema di riformare il funzionamento delle istituzioni di questa Repubblica".
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