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M5s, Luigi Di Maio: "Il 24 settembre il nome del candidato premier. Con me reddito di cittadinanza"

"Abbiamo calcolato che costerà il primo anno 14 miliardi di euro, con effetto moltiplicatore che produce nuova occupazione"

M5s, Luigi Di Maio:
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Sui sindaci 5 stelle si abbatte sempre un "uragano mediatico", "è importante avere la squadra pronta da subito" ed è per questo che in vista delle politiche "noi entro il 24 settembre presenteremo il candidato premier".

Lo ha detto Luigi Di Maio. "Poi, prima delle politiche, presenteremo agli italiani la squadra dei nostri ministri. Così tutti sapranno in anticipo chi sono i nostri ministri", ha aggiunto l'esponente Cinque Stelle.

"Il reddito di cittadinanza sarebbe sicuramente il primo atto che farei se eletto come presidente del consiglio, abbiamo fatto i calcoli sul reddito di cittadinanza, abbiamo calcolato che costerà il primo anno 14 miliardi di euro, con effetto moltiplicatore che produce nuova occupazione. E con altri 3 miliardi si mettono a posto i centri per l'impiego", ha spiegato Di Maio.

Con i reddito di cittadinanza, ha proseguito Di Maio, "prendiamo una persona, la inseriamo in un percorso di formazione di un anno per imparare un lavoro, e intanto presti 8 ore alla pubblica utilità, a disposizione del tuo Comune. Non è per niente una misura assistenzialista, quelli sono gli ammortizzatori sociali che danno soldi senza che il cittadino fa nulla. Obiettivo: non solo dare lavoro a chi non ce l'ha, ma dare anche alle imprese una possibilità di rilancio. Abbiamo visto altre ricette: 20 miliardi spesi per il jobs act, ad oggi è calata la disoccupazione solo perché sono aumentati gli inattivi". Inoltre, ha anche detto, "oggi investiamo nella ricerca 1,5 per cento del Pil. Dobbiamo investire almeno il doppio e con una missione chiara: fare innovazione e colmare il gap che abbiamo nei confronti di altri Paesi".

"Italia versa 20 miliardi euro, ci aiuti" - "Io sono uno di quelli che pensa che l'Italia non può uscire dall'Unione Europea, che deve restare al suo interno. Però l'Unione Europea ci deve dare una mano, ad esempio sui fenomeni migratori. Se ci aiutano, ben venga, l'Europa è un investimento. Ma se lo spirito di solidarietà non c'è, prima di metter in discussione l'Unione Europea, mi tengo una parte di quei 20 miliardi che verso all'Ue e gestisco da me la migrazione. La mia idea è cominciare a trattenere quelle risorse finché dall'Europa non si svegliano".

Migranti, "fare accordi bilaterali per rimpatri" - "Chi scappa dalla guerra vogliamo intercettarlo direttamente dal paese di partenza, con hot spot in loco. Ma tutti i migranti economici non possono restare in Italia. E' ora di cominciare a fare accordi bilaterali con i paesi di provenienza per pensare ai rimpatri. Deve essere poi rivisto - ha sottolineato il vicepresidente della Camera - il regolamento europeo che dice i migranti che mettono piede in Italia restano in Italia".