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M5s, Di Maio presenta il "mandato zero" | Appendino: "Non mi ricandido"

Il vicepremier trova il modo di derogare al tetto dei due mandati per i consiglieri comunali: "Il primo non vale, cioè vale zero". Esplodono la polemica e lʼironia sui social

M5s, Di Maio presenta il
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Si chiama "mandato zero" ed è la novità che, più di tutte, tiene banco nel M5s.

Ad annunciarlo, assieme all'apertura alle liste civiche, è stato il capo politico Luigi Di Maio, lanciando la riorganizzazione del Movimento. "Il primo dei due mandati" per i consiglieri comunali previsto dallo Statuto 5 Stelle "che non si conta, cioè non vale", ha spiegato il vicepremier. Una "buona regola" secondo il sindaco di Torino, Chiara Appendino, che ha affermato che non si ricandiderà.

Gli iscritti sono chiamati ad esprimersi nel corso dell'assemblea annuale convocata su Rousseau per il 25 e 26 luglio. Il tetto dei due mandati riguarda solo ed esclusivamente i consiglieri comunali e municipali, ma è comunque una vera e propria rivoluzione per chi milita nel Movimento.

La regola di Di Maio - "Se vieni eletto consigliere comunale o di municipio al primo mandato e lo completi, poi decidi di ricandidarti e non diventi né presidente di municipio né sindaco, allora quello precedente non vale", ha ribadito il ministro del Lavoro. Con una priorità: "Non disperdere l'esperienza che un consigliere comunale matura durante il suo mandato e che può portare in altri contesti, ad esempio in Regione, in Parlamento, in Europarlamento".

Le motivazioni - I consiglieri comunali "sono la stragrande maggioranza dei nostri eletti e ogni giorno portano avanti le battaglie del M5s, molto spesso da soli, con decine e decine di atti da studiare e da seguire", ha proseguito Di Maio. La riflessione, ad ogni modo, abbraccia una gamma ben più ampia di ragioni. Prima fra tutte la difficoltà a sbloccare le coalizioni con le liste civiche in tutta Italia: "Secondo me non siamo ancora pronti", ha ammesso il vicepremier. Visto che a suo modo di vedere "le civiche molto spesso sono serbatoi di voti che nascono due mesi prima delle comunali o delle regionali e scompaiono il giorno dopo le elezioni".

Il web e la decisione di Chiara Appendino - Dagli oppositori, ma anche dal web, il "mandato zero" è diventato un hashtag di tendenza tra ironia e contestazioni. Mentre tra le fila del Movimento qualche big ha già espresso il suo apprezzamento per la proposta, come Chiara Appendino: "Credo sia una buona regola, quindi per quanto mi riguarda voterò a favore". Il sindaco di Torino, però, indicata proprio da Di Maio come "il futuro del Movimento 5 Stelle", ha gelato i sostenitori pentastellati annunciando che porterà a termine il mandato senza ricandidarsi. Almeno sotto la Mole ci sono due anni di tempo per costruire un'alternativa.