SI' A TRASPARENZA

Legge sui partiti, via la "norma anti M5s" dal ddl

Nella proposta del deputato Pd non sarà obbligatorio dotarsi di uno statuto giuridico per correre alle elezioni

03 Mag 2016 - 15:52

Il relatore alla legge sui partiti di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione, Matteo Richetti (Pd), ha presentato in Commissione Affari costituzionali alla Camera un testo unificato delle varie proposte di legge, in cui è stata eliminata la cosiddetta "norma anti M5s" che escludeva dalle elezioni i partiti senza statuto. Il nuovo testo punta invece a meccanismi di trasparenza interna e sotto il profilo del finanziamento.

Dunque, il nuovo testo Richetti apre ai Cinque Stelle e abbandona l'impostazione della proposta Guerini (sempre del Pd) che prevedeva l'esclusione dalle elezioni dei partiti e movimenti che non si dotassero di uno statuto con specifici requisiti. La nuova proposta richiama i partiti a regolamentare la loro iniziativa politica rispettando alcuni principi di democrazia interna. In particolare, spiega il deputato Pd, "il testo prevede una dichiarazione di trasparenza obbligatoria per tutte le liste che vorranno candidarsi, nella quale deve essere reso pubblico chi detiene il simbolo, la modalità di selezione delle candidature e le funzioni degli organismi. Vengono, infine, introdotte sanzioni per tutti i soggetti che non adempiono agli obblighi di trasparenza". "Ha ragione Cantone - prosegue - contro la corruzione è più utile una buona legge che una riforma del procedimento giudiziario. E questo provvedimento toglie opacità e porta tutto in superficie. È una legge che dà garanzie ai cittadini, non ai partiti".

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