Un articolo pubblicato sul Blog delle Stelle: "Gli italiani hanno il diritto di sapere cosa c'è lì dentro". La replica: "Do il mio Pc a Di Maio se andiamo a votare subito"
Lega e Movimento Cinque Stelle non perdono occasione per litigare, neanche a Ferragosto. "Salvini stacca e il Senato non può autorizzare il sequestro del PC di Siri. Coincidenze?" titola un articolo pubblicato sul Blog delle Stelle. Il senatore del Carroccio è indagato per corruzione e autoriciclaggio. "Con il ministro Bonafede abbiamo realizzato lo Spazzacorrotti, che sbatte fuori i corrotti dalla Pubblica Amministrazione, e messo nero su bianco la riforma della Giustizia che dimezza i tempi dei processi e che è stata bloccata dalla Lega. Perché? Berlusconi ha chiamato, Salvini ha obbedito", si legge sul blog pentastellato.
"C'è una coincidenza che spiazza: Salvini ha staccato la spina all'Esecutivo Conte proprio mentre il Senato si trovava impegnato ad autorizzare il sequestro del computer di Siri. Senza quell'autorizzazione gli inquirenti non possono analizzare il contenuto di quel PC", è l'accusa del Movimento Cinque Stelle. "I cittadini non hanno diritto di sapere se in quel PC siano o non siano presenti dei contenuti che potrebbero chiarire i legami di Siri con Arata? Come è noto, il filone giudiziario su Arata coinvolge anche presunti fiancheggiatori del superlatitante Matteo Messina Denaro, l’ultimo custode dei patti scellerati fra pezzi di Stato e Cosa nostra". E ancora: "Matteo Salvini, in nome della trasparenza e se ha il coraggio, vada in Procura e consegni il PC di Siri ai magistrati. Gli italiani hanno diritto di sapere cosa c'è lì dentro!" si conclude l'articolo.
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Siri: "Pronto a dare il mio Pc a Di Maio se andiamo a votare subito" "Sono disposto a fare un patto con Di Maio: io gli consegno i miei computer e lui in cambio permette agli italiani di andare a votare subito". Così Armando Siri dopo che il M5s ha venitilato l'ipotesi che la Lega abbia deciso di far cadere il governo per evitare che il Senato votasse l'autorizzazione al sequestro del computer dell'ex sottosegretario della Lega. "I miei computer sono a disposizione anche domani mattina. Non ho niente da nascondere. Non ho niente a che fare con la mafia, con i rubli, con pseudo complotti sovranisti e altre scemenze di questo tipo. Siamo al ridicolo di chi non ha argomenti seri da utilizzare e cerca del becero gossip" ha affermato Siri.