PROCLAMA DEL LEADER FIOM

Landini lancia la coalizione sociale Appello di Vendola alla sinistra Pd

Grandi manovre a sinistra? Forse. Ma per adesso Bersani non lascia spazio a scissioni o nuove intese e mette in chiaro: "Il Pd è casa mia"

14 Mar 2015 - 20:25
 © ansa

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Il segretario della Fiom Maurizio Landini lancia l'idea di una coalizione sociale per difendere "i diritti di cittadinanza a partire da quello del lavoro, non solo quello del salariato, ma in tutte le forme". Il leader dei metalmeccanici sottolinea inoltre che, di fronte al processo di "fortissima svalorizzazione" del lavoro, serve anche un "rinnovamento del sindacato".

"Nuovo partito? Non conosco questa parola" - Quando però a Landini chiedono se stia per nascere un nuovo partito, lui risponde: "Lo chieda a Speranza, è lui che fa politica". E scherza con i cronisti: "Non conosco il significato della parola partito". Ma a chi gli chiede se la sua coalizione avrà una sponda in Parlamento dice: "Per fortuna c'è anche chi non ha votato il Jobs Act, c'è anche chi si è astenuto".

"Il Pd ha cancellato lo Statuto dei lavoratori" - Sulla battuta di Speranza secondo cui il leader della Fiom "urla" al posto di parlare, Landini ribatte: "Sono abituato a discutere di merito più che di decibel sono attento a quello che si dice: ricordo ad esempio che il Pd ha cancellato lo Statuto dei lavoratori". Quindi "si può anche non urlare ma fare cose peggiore che urlare", ha chiosato.

Vendola alla sinistra Pd: "Risposte, non penultimatum" - Il messaggio di Landini arriva quasi in contemporanea con l'appello del leader di Sel, Nichi Vendola: "Se la sinistra Pd si accontenta di vivere nello spazio del penultimatum rischia di essere un soggetto incomprensibile al Paese che chiede qui ed ora risposte diverse". E che aggiunge: "E' giusto che tante sinistre, nel sociale e nella politica, provino a movimentare la scena, a ricordare cosa significa veramente alternativa".

Bersani: "Il Pd è casa mia" - Grandi manovre per una nuova sinistra? Può darsi. Però il numero uno della "opposizione" del Pd per adesso non lascia intendere nessuna decisione di lasciare l'ovile. "Noi siamo sempre con l'idea di stare con tutti i piedi nel Pd - assicura -. A chi ci dice 'se non siete d'accordo andate fuori', io rispondo: no, vai fuori tu, che questa è casa mia".

Sel: "Casa sì, ma geneticamente modificata" - Non tarda però ad arrivare la replica del leader Sel. "Ho molto rispetto per Bersani - dice Vendola -. Tuttavia quella casa, il Pd, è antropologicamente, geneticamente, un organismo modificato ed è una casa antropologicamente cambiata".

E ancora: "Il partito della nazione, che evocava Renzi, serviva ad archiviare definitivamente le categorie di destra e di sinistra in modo tale che la lotta politica si svolgesse tra vecchio e nuovo, tra moderno e arcaico, tra veloce e lento. Questa è una mistificazione della realtà perché non tutte le cose vecchie e lente sono brutte e pessime". Vendola ribadisce che con "Renzi si va verso una direzione sbagliata che è quella per cui il nuovo che piace è lo stesso che piace a Confindustria ed è quello che impedisce a Renzi di svolgere il suo ruolo in Europa".

Lorenzo Guerini su Italicum e Landini - "Sulla legge elettorale abbiamo discusso a lungo e credo che la formulazione attuale sia equilibrata e funzioni bene. Ci confronteremo nel merito anche se per me va bene com'è perché coglie gli obiettivi prefissati". Lo afferma il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini, rispondendo a Pier Luigi Bersani. Sulla Coalizione sociale lanciata da Maurizio Landini, aggiunge: "Non capisco cosa sia, ma ciò conferma che l'opposizione di questi mesi era più politica che sindacale".

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