L'INTERVISTA

La Russa a "Dritto e rovescio": "Nessun allarme democratico, spazi di libertà più ampi"

Il presidente del Senato ha commentato anche il suicidio del ragazzo 14enne vittima di bullismo: "Nessuno di noi è assolto"

23 Ott 2025 - 22:47

"Secondo chiunque non c'è un allarme democratico in Italia. Al contrario: gli spazi di libertà si stanno allargando anche nel mondo della televisione, della Rai, della cultura. Spazi che erano stretti e che ora non hanno stretto nulla. Semmai ne hanno aggiunti. Direi dunque l'opposto: in Italia si respira un'aria di libertà maggiore". Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a "Dritto e rovescio" su Rete4, commentando un servizio riguardante l'attentato a Sigfrido Ranucci e alla manifestazione di solidarietà. Di quella manifestazione, ha aggiunto La Russa, "mi sono stupito del fatto che il più moderato sia stato proprio Ranucci" stigmatizzando "il tentativo di ideologizzare anche una doverosa vicinanza a chi subisce un attentato in attesa che sia punito il responsabile”.

La manovra

 "Non tocca a me parlare della manovra e lo faccio mal volentieri. - ha dichiarato La Russa - Vorrei che ci fossero commenti tecnici, questa semplificazione quando si parla di manovra lo trovo sbagliato, io vorrei che ci fosse un approccio più scientifico e tecnico. Nel momento attuale con i venti di guerra che soffiano, non si può, ad esempio, dire tolgono i soldi agli ospedali per darli alla guerra perché non è così. Questa semplificazione, quando si parla di manovra, la considero sbagliata".

Il sindacato

 "Io ho nostalgia del sindacato che era antifascista, di sinistra, comunista ma che aveva, almeno come intenzione, l'obiettivo di difendere i diritti dei lavoratori, che praticava la lotta di classe, cui io sono contrario, ma che comunque predicava il diritto dei lavoratori di stare meglio di difendersi dai soprusi. Ho nostalgia per quel tipo di sindacato che non faceva il capo delle opposizioni, ma il capo dei lavoratori, degli operai" ha commentato così le parole di Landini, mostrate in un video.

Bullismo

  "La storia del ragazzo di 14 anni vittima di bullismo che si è suicidato, è una cosa che toglie il respiro. Ma noi genitori dobbiamo interrogarci per vedere di contribuire per dare ai ragazzi tutto il sostegno di cui hanno bisogno. Non ci dobbiamo sentire assolti perché un ragazzo che arriva a compiere un gesto del genere è perché ha perso fiducia in tutto, anche in chi gli sta intorno". Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa e ha aggiunto: "Sulle responsabilità non voglio buttare la croce su nessuno. Io mi interrogo per trovare una soluzione, almeno per il futuro, perché queste cose non succedano più. Però credo che la cosa del malessere di un ragazzo di 14 anni sia un malessere più generale che passa attraverso i social e l'uso del telefonino. La famiglia deve riflettere su qual è il proprio ruolo, ma anche la scuola e gli adulti in generale. Credo che davanti a un caso del genere dobbiamo interrogarci tutti. Dobbiamo prendere coscienza che il malessere esiste e che dobbiamo fare qualcosa tutto insieme".

I funerali di Pamela

 "Gli omicidi passionali ci sono sempre stati di più di altri omicidi, adesso si sono tipicizzati, è l’uomo che non riesce più ad accettare il rifiuto del partner, che non accetta di essere lasciato o che non si possa tornare insieme. Si deve combattere con il carcere, certo, ma non solo. Credo che le leggi non basteranno, non possono bastare quando si è di fronte a episodi così disperati, che non vengono fermati dalla paura della punizione:è un lavoro più difficile, culturale, è giusto che scendano in campo le donne, ma devono farlo anche gli uomini per sottolineare che è una stortura il non riuscire ad accettare un rifiuto. Dobbiamo essere noi ad alzare il dito verso chi non lo capisce e dire che è necessario" ha concluso La Russa.