VIA LIBERA

La Camera dà l'ok definitivo al ddl Stabilità: la Manovra ora è legge

Montecitorio ha dato il via libera con 307 sì e 116 no. Passato anche il ddl Bilancio

22 Dic 2014 - 22:59
 © ansa

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L'Aula di Montecitorio ha dato il via libera finale al ddl stabilità. La Manovra per il 2015 è legge. I voti favorevoli sono stati 307, 116 quelli contrari. La Camera ha dato l'ok definitivo anche al ddl Bilancio: il provvedimento è stato approvato con 302 voti favorevoli e 108 contrari.

La Camera, grande assente il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, ha quindi approvato il testo in via definitiva, rendendo operativo il ddl uscito dal consiglio dei ministri del 15 ottobre e modificato nell'esame parlamentare. I punti cardine restano quelli voluti dal governo, che su alcune misure non ha accettato compromessi. A partire dal bonus da 80 euro che viene reso strutturale per la platea inizialmente prevista, quella dei lavoratori dipendenti compresi tra gli 8mila e i 24mila euro di reddito annuo.

Bagarre per il Movimento 5 Stelle - L'approvazione della legge di stabilità a Montecitorio è stata però caratterizzata dal colpo di coda del Movimento 5 Stelle, in una delle giornate più lunghe per i grillini che hanno dovuto vedersela anche con la fuoriuscita dalle loro file di tre parlamentari. I pentastellati hanno deciso di smuovere le acque in questo secondo passaggio alla Camera, scatenando in più occasioni una vera e propria bagarre mediatica. Nel corso della votazione degli emendamenti (tutti respinti), i 5 Stelle hanno tentato, con tre distinti blitz, di occupare i banchi riservati in Aula al governo, spingendo il presidente Laura Boldrini ad espellere in varie tornate una quindicina di deputati.

Critiche per "giro di vite" sugli autonomi -Dagli 80 euro al bonus bebè, dallo stop ai rincari di Tasi e canone Rai fino al rinnovo dell'ecobonus, sono molte le norme che influiranno sulla vita delle famiglie. Così come sull'attività d'impresa e sul mondo del lavoro. Le nuove soglie per le partite Iva non sono piaciute al Parlamento che da destra, con Forza Italia e Fratelli d'Italia, a sinistra, con Cesare Damiano del Pd, hanno criticato il "giro di vite" di un governo che degli autonomi "si interessa ancora poco".

Adesso si guarda all'Europa - Salve le vacanze di Natale per i parlamentari, ora l'attenzione si sposta sull'Europa. In vista del giudizio finale di marzo, ma anche per ottenere il via libera alla reverse charge sull'Iva. Senza l'ok di Bruxelles gli introiti previsti dall'estensione del meccanismo dovranno essere infatti reperiti con un classico delle coperture: le clausole di salvaguardia che vanificherebbero il taglio delle tasse operato per altre vie. La legge di Stabilità ne prevede due: l'aumento delle accise sulla benzina e dell'Iva al 25,5%, se anche la spending review non dovesse dare i risultati sperati.