Camera, bocciato a scrutinio segreto
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La Camera ha bocciato il primo degli emendamenti alla riforma elettorale che introducono il voto di preferenza, rispetto alle liste bloccate previste dal testo. I no sono stati 278, i sì 236, gli astenuti 2. Dopo una lunga discussione dai toni accesi, in cui alcuni esponenti del Pd si erano espressi a favore delle preferenze, i presentatori dell'emendamento sono tornati sui propri passi chiedendo nuovamente che si votasse a scrutinio segreto.