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P.a., entra in vigore la legge Concretezza | Bongiorno: "Con le impronte digitali stop ai furbetti"

"Fino ad oggi la facevano franca in troppi, ma ora è finita lʼepoca delle truffe", afferma il ministro

P.a., entra in vigore la legge Concretezza | Bongiorno:
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"Fino ad oggi la facevano franca in troppi, ora con le impronte digitali e la videosorveglianza preveniamo il fenomeno.

E' finita l'epoca delle truffe". Lo dice il ministro della P.a., Giulia Bongiorno, parlando dell'entrata in vigore della legge Concretezza. Il ministro rivendica poi il fatto che "la legge prevede la drastica riduzione dei tempi delle procedure concorsuali, nuove risorse in settori strategici e aiuti alle amministrazioni in affanno".

"Sistema di fraudolenta solidarietà per timbrare? Se fosse riscontrato quanto emerge dalle indagini sarebbe gravissimo! Con le impronte digitali stop ai truffatori e alla 'fraudolenta solidarietà", commenta poi il ministro Bongiorno facendo riferimento al nuovo caso di furbetti del cartellino con trenta indagati nell'ospedale di Molfetta (Bari).

Polpastrello e telecamera contro i furbetti - Il dipendente pubblico dovrà invece porgere il dito per entrare in ufficio e una telecamera riprenderà la scena. Questo quando sarà il regolamento attuativo, messo a punto dalla Bongiorno, sarà operativo. La legge parla di "verifica biometrica", che potrebbe passare teoricamente anche attraverso il controllo dell'iride ma il ministro della P.a, madre del provvedimento, ha sempre insistito sulle impronte digitali. Per assicurare la riservatezza dei dati, tutto sarà poi criptato: trasformato in codici alfanumerici. Tra i principi che verranno seguiti anche quello della gradualità, per cui, probabilmente, la novità sarà prima fatta digerire alle amministrazioni più grandi per poi portarla, mano a mano, sul territorio.

Esclusi gli insegnanti, non i presidi - Restano esclusi gli insegnanti per cui fa fede il registro di classe. Invece rientrano i dirigenti. E i presidi non fanno eccezione, anche se per loro ci sarà un decreto apposito. Come di tradizione, il personale "non contrattualizzato" - dai magistrati ai prefetti - risponde ad altre regole. L'era delle impronte è quindi alle porte, ma per avere una road-map precisa bisognerà attendere i vari pareri sul regolamento, in primis quello del Garante della Privacy, che non ha mancato di far sentire le sue critiche. Servirà poi un'intesa in sede di Conferenza unificata, visto che gli apparecchi andrebbero installati anche nei Comuni più piccoli.