l'ex premier

Il governo giallo-rosso secondo Renzi: "Meno tasse e ruolo centrale in Europa"

Il senatore dem in un'intervista al "Sole" elenca le priorità del prossimo esecutivo

01 Set 2019 - 09:50
 © ansa

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Nelle ore decisive della trattativa tra Movimento 5 stelle e Pd, Matteo Renzi invita alla responsabilità. "E' un passaggio delicato, è ora di finirla con il teatrino dei bisticci". In un'intervista a Il Sole 24 Ore l'ex premier assicura: "Non c'è nulla da temere da un governo che nasce per evitare l'aumento dell'Iva e che abbassa lo spread. Se qualcuno volesse far del male agli italiani, non avrà i numeri in Parlamento".

Sul nuovo governo "Questo governo durerà se i ministri saranno di livello". Renzi è chiaro su quali debbano essere le priorità del nuovo esecutivo: "Le tasse vanno ridotte: pagarle tutti, pagarne meno. Ma la misura economica più importante è che l'Italia torni protagonista in Europa: è bastato far balenare l'idea di un governo senza Salvini per abbassare lo spread e gli interessi sul debito. Se l'Italia torna a fare l'Italia, per le nostre aziende sarà più facile competere nel mondo".

Su Salvini Il senatore dem rivendica il suo "atto di coraggio" per aver fermato l'omonimo leghista. "Salvini punta alle elezioni per bieco interesse personale ma il Parlamento non è il suo maggiordomo. Si va a votare quando lo dice la Costituzione, non quando lo dice Instagram. Se si vota a novembre aumenta l'Iva: sarebbe la mazzata finale sui consumi delle famiglie". Renzi è convinto: "Salvini ha perso un treno e questo treno non tornerà, almeno non a breve. Scommetto che darebbe tutto quello che ha pur di tornare come per miracolo al primo agosto e cancellare un mese orribile in cui ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare".

Sui Cinque Stelle L'ex premier non è entusiasta per l'accordo di governo con i pentastellati ma si dice pronto a seppellire l'ascia di guerra per il bene del Paese: "Inchiodarli al loro flop sarebbe stato divertente. Ma non si fa politica per togliersi i sassolini dalle scarpe, si fa politica pensando al bene comune". Renzi non si preoccupa nè del ruolo di Di Maio ("Se il futuro dell'Italia dipende da cosa fa lui siamo messi male") nè del voto della piattaforma Rousseau ("Non mi occupo delle questioni minori") e rilancia Conte: "Oggi gli viene offerta una seconda chance. Spero che vada meglio della prima".

Sul nuovo partito e su Calenda Il senatore non conferma e non smentisce l'intenzione di staccarsi dal Pd e creare una nuova forza politica ("Sono un senatore della Repubblica che conta per sè e per qualche altro amico") e fa gli auguri a Calenda, uscito dai dem: "Non condivido la sua decisione di sparare a zero con toni da ultrà sul Governo Istituzionale. Ma anche se le strade politiche si dividono, spero che i rapporti personali restino buoni".

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