E' una leggenda politica. Un mito archivistico. Il "grande armadio" della Prima repubblica. Per ora è ancora chiuso, tranne particolari autorizzazioni, alla consultazione pubblica e ci vorrà ancora del tempo anche perché Giulio Andreotti ha continuato ad "alimentarlo" quotidianamente e a consultarlo per i suoi libri, interventi, discorsi. E' l'archivio più temuto e ambito della Repubblica depositato nel caveau blindato dell'Istituto Don Sturzo dove tutti i principali esponenti della Dc hanno lasciato le loro carte. Sono oltre 3.500 grandi faldoni conservati in due grandi archivi a scomparti mobili che hanno occupato due stanze dei sotterranei dell'Istituto che già accoglie le 1.400 buste di Luigi Sturzo, l'intero archivio della Dc.
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