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Fisco, deputato Pd: "A tutti i cittadini rateizzazioni come alla Lega"

Proposta di legge Dem per allungare i pagamenti a Equitalia fino a un massimo di 912 rate mensili, cioè 76 anni, gli stessi tempi con cui Salvini ha intenzione di restituire la somma di 49 milioni

Fisco, deputato Pd:
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Dopo le polemiche scatenate dall'accordo della Lega con la Procura per la rateizzazione dei 49 milioni di euro messi sotto sequestro preventivo, il deputato del Pd, Camillo D'Alessandro, chiede che tutti i cittadini siano trattati allo stesso modo.

"La Lega può saldare in 76 anni il suo debito con lo Stato? Bene, allora devono poterlo fare pure i cittadini e le imprese in difficoltà" dice il Dem, che ha presentato una proposta di legge in tal senso.

La proposta del deputato Dem - Il deputato del Pd ha depositato all'ufficio legislativo della Camera il ddl invitando i capigruppo del Carroccio e dei Cinque Stelle a sostenerla. "La proposta - aggiunge - è quella di cambiare la norma sulla rateizzazione dei debiti dei cittadini con Equitalia, che al momento prevede una realizzazione ordinaria massima di 72 rate ovvero 6 anni. Portiamola a 912 rate mensili, cioè 76 anni, gli stessi tempi con cui Salvini ha intenzione di restituire la somma di 49 milioni che il suo partito deve agli italiani. Se per la Lega, che si riempie la bocca dalla mattina alla sera con la parola popolo, con il motto 'prima gli italiani', e per i Cinque Stelle dell'uno vale uno i cittadini sono davvero importanti, non avranno problemi a sottoscriverla. Altrimenti, come sempre, assisteremmo alla grande fiera della squallida ipocrisia giallo-verde".

L'associazione debitori scrive al Colle: "A tutti le stesse condizioni" - L'associazione "I diritti del debitore", formata da professionisti specializzati nella tutela di tutti i cittadini che hanno pendenze con banche e fisco, ha inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio una lettera in cui si chiede che "a tutti vengano garantite le stesse condizioni accordate alla Lega: i singoli e le imprese di ogni tipo paghino il loro debito" negli stessi tempi del Carroccio. Oltretutto, scrive il presidente dell'associazione, Salvatore Alessandro, ci sarebbe anche il "veicolo legislativo" per farlo in tempi brevi: "il prossimo condono, o pace fiscale, consenta ai contribuenti una rateizzazioni della stessa lunghezza temporale.

Sindaco di Lentini: "Rateizzate anche i debiti dei miei concittadini" - Anche Saverio Bosco, sindaco di Lentini (paese con 20mila abitanti in provincia di Siracusa) ha inviato al presidente del Consiglio, al ministro dell'Interno, al ministro del Tesoro e ai presidenti delle commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato una richiesta di autorizzazione a rateizzare in 76 anni tutti i debiti tributari dei cittadini verso il Comune. "Sono certo che l'emergenza sociale in cui versa il nostro territorio e la disoccupazione a doppia cifra possa giustificare un provvedimento tanto drastico quanto epocale. Sono altresì certo che in Italia ancora vige l'art. 3 della Costituzione: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali", scrive su Facebook.

La polemica sui social - La notizia della pluriennale rateizzazione concessa alla Lega ha creato scalpore anche in Rete e in particolare sui social network. "Ho ricevuto una cartella da 1.500 euro per multe del 2004. Ora provo a rateizzare in 76 anni, vediamo che dicono", scrive un utente su Twitter. "Il mutuo migliore al mondo: interessi zero, 76 anni di comode rate", è la finta pubblicità postata da un altro utente.

I parlamentari della Lega: "Verseremo noi le quote" - Nei giorni scorsi Matteo Salvini ha detto che saranno gli stessi parlamentari del Carroccio a contribuire al pagamento delle rate da 600mila euro all'anno e gli onorevoli sembrano aver accolto con favore l'invito del loro leader. "Deputati e senatori versano al Federale 3mila euro al mese. Ormai siamo tanti, si fa presto", spiega Massimiliano Capitanio a la Repubblica. "Siamo soldati, si fa ciò che dice Salvini", conclude il pugliese Rossano Sasso.