Le commissioni Giustizia e Affari sociali dovranno cercare una sintesi tra il nuovo testo e altri tre già all'esame
© lapresse
Diciassette deputati del M5s hanno presentato un progetto di legge sull'eutanasia in Commissione alla Camera, con l'obiettivo di "compiere un passo avanti in tema di diritti civili e di libertà". "Nelle società moderne - si legge nella proposta - l'opinione pubblica è sempre più favorevole a richiedere una morte assistita, dignitosa e, quando possibile, libera da una sofferenza inutile. C'è un diritto alla vita, ma anche un diritto alla morte".
La proposta di legge (i cui primi firmatari sono Doriana Sarli e Giorgio Trizzino) va ad aggiungersi alle altre tre già depositate (una di iniziativa popolare, una di LeU e una dell'ex esponente M5s Andrea Cecconi): a cercare di redigere un testo unificato delle quattro proposte saranno le commissioni Giustizia e Affari sociali. "Il soggetto maggiore di età capace di intendere e di volere, affetto da una condizione clinica irreversibile, ovvero da una patologia a prognosi infausta che non sia di natura psichiatrica o psicologica, tale da procurargli sofferenze evidenti, insostenibili e irreversibili - si legge all'articolo 3 della nuova proposta di legge - può chiedere, in modo inequivocabile e come espressione piena della propria libera autodeterminazione, di sottoporsi al suicidio medicalmente assistito o al trattamento eutanasico".
"La richiesta di suicidio medicalmente assistito o di trattamento eutanasico - prosegue la proposta - deve essere espressione di una scelta libera, attuale e consapevole, ponderata e volontaria e deve essere manifestata nelle forme del testamento olografo alla presenza di due testimoni che devono datare e sottoscrivere il documento, ovvero per atto pubblico o scrittura privata autenticata. Nel caso in cui le condizioni del paziente non lo consentano, la richiesta può essere espressa attraverso video registrazione o dispositivi idonei che gli consentano di comunicare e di esprimere personalmente la propria volontà".
"La richiesta di suicidio medicalmente assistito o di trattamento eutanasico - si legge ancora - deve essere indirizzata al medico che ha in cura il paziente ovvero a un medico di fiducia dello stesso paziente, nonché al suo medico di medicina generale. Il paziente può revocare la richiesta di suicidio medicalmente assistito o di trattamento eutanasico in qualsiasi momento senza requisiti di forma e con ogni mezzo idoneo a palesare la sua volontà".