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Dl Rilancio, Gualtieri: un grande piano di ripresa con aiuti per oltre 16 miliardi

Il ministro spiega il decreto: taglio Irap da 4 miliardi per due milioni di imprese, Cig più veloce e procedure più snelle. Il governo dopo lʼincontro con le opposizioni: "Pronti ad accogliere le modifiche"

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Il nuovo decreto anti-Covid contiene "l'impostazione per il rilancio dell'economia secondo cui il governo svilupperà un grande piano di ripresa fatto di riforme e investimenti. Ci sono alcuni primi elementi importanti che vanno oltre i mesi dell'emergenza, penso alla eliminazione delle clausole di salvaguardia" e si interviene "su alcuni fattori" per "una ripartenza che sia al passo con le sfide". Lo ha detto il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri.

Aiuti da 16 miliardi - Nel piano, ha spiegato in audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, "c'è un corposo mix di misure a sostegno delle imprese che si configura tra i più articolati e completi tra quelli adottati dai vari Paesi, graduato sulla dimensione e la tipologia delle imprese, un pacchetto di misure da oltre 16 miliardi, cui vanno aggiunti gli interventi sul fisco". Gualtieri parla di "contributi a fondo perduto, incentivi, agevolazioni, forme di rafforzamento patrimoniale e ricapitalizzazione". Gli interventi, ha aggiunto, "cercano di indirizzare la ripartenza dell'economia lungo sentieri virtuosi di investimento, innovazione, individuazione di nuovi indirizzi strategici, crescita dimensionale". 

 

Il governo: "Pronti ad accogliere le modifiche delle opposizioni" - Il decreto punta a una ripartenza che "favorisca la transizione verso modelli di sviluppo sostenibile, resilienti e innovativi". Gualtieri ha ribadito poi che, secondo il governo, "il metodo del dialogo è essenziale e contiamo sull'apporto del Parlamento anche per poter ulteriormente migliorare questa normativa". Il ministro dei Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà, Gualtieri e i vice Antonio Misiani e Laura Castelli hanno incontrato i capigruppo delle opposizioni e, al termine del confronto, hanno detto che "la volontà del governo è quella di accogliere le modifiche proposte attraverso il lavoro comune di maggioranza e opposizione". 

 

"Non ci sono soluzioni magiche" - In audizione, c'è stato chi ha criticato il ministro chiedendo misure più semplici e rapide. "Una soluzione magica e miracolosa che in una riga dà a autti ciò che è giusto difficilmente è perseguibile nella pratica - ha risposto Gualtieri - e in ogni caso non abbiamo ancora ascoltato risposte prese che realizzino questo miracolo. Molte misure sono auto-attuative e già operative e alcune già erogate con tempi che difficilmente potrebbero essere definiti lenti".

 

Cig, "le Regioni semplifichino ancora" - Tra le misure illustrate, per la cassa integrazione in deroga, ha chiarito Gualtieri, "siamo intervenuti per snellire le procedure" e ora "invito le Regioni a semplificare il meccanismo" dell'anticipo da parte degli istituti di credito, "rendendo disponibili alle banche gli elenchi della cassa autorizzata". E ancora: "Avvieremo da subito un tavolo di monitoraggio delle entrate degli enti locali: siamo pronti se necessario a integrare ulteriormente le risorse stanziate".

 

"Alcune banche ancora lente per i prestiti" - Sui prestiti alle imprese garantiti dallo Stato il ministro ha detto di apprezzare "i miglioramenti del Parlamento al decreto liquidità" precisando che "le erogaizoni stanno aumentando, segno che la misura sta entrando a regime". Tuttavia, ha precisato, "permangono differenze di applicazione delle stesse misure da parte di alcuni istituti bancari che testimoniano come non siano le norme in sè a precludere una tempestiva ed efficiente erogazione dei prestiti garantiti alle imprese" Gualtieri ha poi ricordato che ne parlerà in commissione Banche. 

 

Taglio Irap - Per le imprese, secondo il ministro, "l'intervento più rilevante è la cancellazione del saldo 2019 e della prima rata Irap 2020, una misura importante di sostegno, risultato di un dialogo con il mondo produttivo che ha avanzato una richiesta che abbiamo ritenuto giusto accogliere, sia pure in parte: riguarderà tutte le imprese fino a 250 milioni e rappresenta un taglio alle tasse da 4 miliardi per circa 2 milioni di imprese". 

 

Seconda tranche agli autonomi - Gualtieri ha spiegato che "lunedì si è concluso il pagamento della seconda tranche" del bonus per circa 4 milioni di autonomi e "chi è rimasto in coda" per dati mancanti della prima mensilità "riceverà nei prossimi giorni le rate richieste". Il bonus, ha ricordato, salirà a maggio a mille euro ed è confermato anche per i professionisti iscritti alle casse. In fase di preparazione "il decreto attuativo per mettere in condizione le casse di erogare i 600 euro nei prossimi giorni e la rata successiva di mille euro". 

 

Ristoro a fondo perduto per le imprese - "Interveniamo con azioni di ristoro a fondo perduto delle imprese che hanno avuto perdite di fatturato - ha chiarito il ministro -, ristori che saranno parametrati ai volumi di ricavi e compensi e che andranno da un minimo di mille euro fino a un massimo di 50mila. A ciò si aggiungerà il sostegno agli affitti che potranno essere recuperati fino al 60% delle somme versate con apposito credito d'imposta cedibile. Le piccole imprese potranno poi beneficiare della riduzione degli oneri fissi sulle bollette elettriche che consentiranno di allineare il costo totale al reale consumo di energia, che nei mesi di chiusura è stato sostanzialmente nullo". 

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