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Di Battista polemico: "Per Notre-Dame 600 milioni e per la Libia niente"

Il pasionario del Movimento 5 stelle lancia un duro attacco alla Francia e al suo presidente Macron

Di Battista polemico:
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"Per ricostruire Notre-Dame i soldi non mancheranno ma per ricostruire la Libia non arriveranno mai".

Con un post su Facebook Alessandro Di Battista lancia il suo attacco contro la "Francia imperialista" e il suo presidente Macron: "A lui non interessano le centinaia di persone e bambini che muoiono, vuole solo i pozzi di petrolio della Libia".

"Non voglio urtare la sensibilità di nessuno, dico solo che a Parigi, grazie a Dio, non è morto nessuno. Quel tetto e quella guglia verranno ricostruiti. Vedrete, il denaro per farlo non mancherà", scrive Di Battista nel suo affondo social. "Quel denaro che al contrario non arriva mai quando si tratta di altre ricostruzioni o di altre latitudini del pianeta. Nell'attesa di conoscere i responsabili dell'incendio parigino, così, tanto per esercitare la memoria, provo a ricordare alcuni dei responsabili della guerra che si sta combattendo oggi a Tripoli, città, tra l'altro, a noi più vicina di Parigi", ha aggiunto facendo poi i nomi di Hillary Clinton, Obama, Napolitano, Giorgia Meloni e infine la Francia (all'epoca guidata da Sarkozy).

Il post è un duro attacco alla "Francia imperialista" che si commuove per la cattedrale in fiamme e non fa nulla per fermare la guerra in Libia, scrive Di Battista. "Quanti morti ci sono stati in Libia negli ultimi giorni? Le immagini dell'incendio parigino hanno "oscurato" o, quantomeno, reso estremamente difficile, saperne di più sul sangue versato a Tripoli. A poche centinaia di km dalle coste italiane si sta combattendo una guerra. C'è chi non ci pensa proprio a filmare con il cellulare il crollo di un tetto di una casa o un incendio divampato per lo scoppio di una granata. Da quelle parti distruzione e sgomento, quanto meno dal 2011 (anno dei bombardamenti in Libia) ad oggi, sono la normalità".

Un commento, quello di Di Battista, che però è stato accolto freddamente dal Movimento. L'unico a prendere posizione ufficiale è stato il senatore Emilio Carelli: "Penso che il paragone tra Notre Dame e Libia non sia un paragone che si possa fare in questo momento".