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Covid, Mattarella: ci inchiniamo alla memoria delle vittime | Fico: qui a Bergamo è stata cancellata una generazione

Intervento del presidente della Repubblica, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da Coronavirus. "La Repubblica è fortemente impegnata a garantire i ritmi di una rinnovata vita della nostra comunità, senza dimenticare la lezione di quanto è avvenuto"

"La data del 18 marzo 2020 rimane incisa nella memoria degli italiani.

Un'immagine, quella dei mezzi militari che a Bergamo trasportavano le vittime falcidiate da un virus allora ancora sconosciuto, che racchiudeva il dramma dell'intera pandemia. Alla memoria delle vittime ci inchiniamo. Nel dolore dei loro familiari si riconosce l'intera comunità nazionale". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da Coronavirus. Il presidente della Camera, Roberto Fico, intervenuto proprio a Bergamo alla commemorazione, ha detto: "Qui è stata cancellata una generazione, le radici di tutti noi".

La parole di Mattarella - "Lo spirito di sacrificio, la consapevolezza di sentirsi responsabili gli uni degli altri, che la stragrande maggioranza dei nostri concittadini ha dimostrato di possedere, costituiscono un patrimonio prezioso per le sfide che il Paese si trova ad affrontare, da non disperdere", ha proseguito il Capo dello Stato. "La Repubblica è fortemente impegnata a garantire i ritmi di una rinnovata vita della nostra comunità, senza dimenticare la lezione di quanto è avvenuto". 

 

"In questa giornata simbolica - ha sottolineato ancora Mattarella - che il Parlamento ha scelto di istituire, abbiamo l'occasione per ricordare i tanti che non ci sono più e, insieme, l'apporto di quanti hanno contribuito alla salvaguardia della salute collettiva, al funzionamento dei servizi essenziali. Scienziati e ricercatori, medici, infermieri, personale sanitario, pubblici amministratori, donne e uomini della Protezione civile, militari e forze dell'ordine, volontari, hanno costituito un caposaldo su cui abbiamo potuto contare. A tutti loro va la nostra gratitudine". 

 

L'intervento di Fico a Bergamo - "Ognuno ha fatto la sua parte, a partire dai sanitari, soprattutto per proteggere i più deboli. Qui è stata cancellata una generazione, le radici di tutti noi. Oggi è il momento del nostro dolore, ma serve avere la forza di non dimenticare e la capacità di far sì che quello che è successo non sia stato invano. E' oggi giusto parlare dei limiti che ci sono stati e di cosa non ha funzionato per ripensare la sanità". Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico, intervenuto a Bergamo per ricordare le vittime del coronavirus.

 

"Il Covid è stata una pagina dura del nostro Paese. Le immagini che ci arrivavano due anni fa da questa città e da questa regione sembravano quasi sospese, come se non stesse accadendo per davvero. Invece era tutto vero, a partire dalle pagine e pagine di lutti sui giornali locali, - ha aggiunto Fico. - Voi qui avete risposto per primi come grande comunità e poi lo stesso ha fatto tutta Italia: ci siamo riscoperti un popolo dove ognuno ha fatto la sua parte".

 

"Oggi dobbiamo investire in tutto il Paese e cercare che sia una sanità uniforme su tutto il territorio nazionale, in modo che ci siano sempre meno migrazioni territoriali e fra le regioni. Tutto quello che è accaduto non può essere accaduto invano", ha concluso.

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