A "Quarta Repubblica"

Coronavirus, Berlusconi: "Non sosterremo Conte, ma poi servirà altro"

Il leader di Forza Italia a "Quarta Repubblica" interviene a tutto campo su dl Liquidità, sistema sanitario lombardo e responsabilità della Cina sull'emergenza Covid-19

20 Apr 2020 - 22:14

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, a "Quarta Repubblica", affronta l'emergenza coronavirus su tre temi principali: dl Liquidità, sistema sanitario lombardo e responsabilità della Cina sulla pandemia. Berlusconi ricorda la posizione del centrodestra sulle nuove misure a sostegno delle imprese, difende le scelte della Regione Lombardia e sottolinea: "Non sosterremo Conte, ma poi servirà altro. Agli italiani interessa come uscire dall'emergenza".

Bocciato il Decreto Liquidità - "Non va bene per i tempi lunghi - sottolinea Silvio Berlusconi a "Quarta Repubblica". - Noi abbiamo messo sul tavolo proposte con spirito costruttivo anche se questo governo delle quattro sinistre non lo potremo mai sostenere". "Come detto Papa Francesco - afferma il leader di FI, - i politici nella pandemia devono cercare il bene del Paese e non del proprio partito. Ci vuole un governo più efficiente e rappresentativo. In quel momento sarà il centrodestra unito a decidere cosa fare. Invito tutta Forza Italia ad astenersi dal prefigurare scenari che sono ancora molto lontani. All'Italia interessa come uscire dall'emergenza sanitaria ed economica".

Il coronavirus in Lombardia - "Il sistema sanitario lombardo ha dovuto affrontare una situazione drammatica - ha ricordato Berlusconi. - La Regione ha operato sulla base delle linee guida dell'Oms e dal governo. Se ci sono stati errori perché imputarli alla Lombardia? Se qualcuno ha sbagliato ci sarà il momento di fare tutte le inchieste del caso ma con l'obiettività e la serenità e non sull'onda degli attacchi che leggo su alcuni giornali".  

Le responsabilità cinesi - "Il tentativo di tenere nascosto il virus - ha concluso Berlusconi nell'intervista a "Quarta Repubblica" - è stato deprecabile e ha avuto come conseguenza il dilagare dell'epidemia. Non mi sembra che la Cina esca bene da questa vicenda. Credo invece che il mondo libero ne uscirà più consapevole del pericolo di una egemonia globale di un totalitarismo comunista nel 21mo secolo. Ne uscirà questo nostro mondo più determinato e capace di rispondere in modo unito e coerente".   

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