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Conte cerca la pace e vede Salvini: "Lavoriamo per il bene dell'Italia"

Foto di premier e vicepremier sorridenti in Toscana: "Il governo prima di tutto". Ma i malumori Lega-M5s restano

Conte cerca la pace e vede Salvini:
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"Bel pomeriggio insieme nella campagna fiorentina.

Bene le parole e le discussioni, rispettando ognuno le idee dell'altro, ma non perdiamo mai di vista la ragione sociale per cui siamo al governo: lavoriamo con la massima concentrazione per gli interessi degli italiani". Lo scrive il premier Giuseppe Conte su Facebook, commentando l'incontro con il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini.

La foto insieme di Conte e Salvini - Il presidente del Consiglio posta anche una foto in compagnia del suo vice, dopo il confronto nella campagna toscana: entrambi sorridenti per far passare il messaggio che lo scontro è superato e il nodo della sopravvivenza del governo pure. Almeno per ora. E' stato Conte a prendere l'iniziativa e, sfruttando la contemporanea presenza a Firenze, a chiamare Salvini per un incontro chiarificatore in una villa del capoluogo toscano, nei pressi della residenza di Denis Verdini (il ministro è fidanzato con la figlia Francesca). Naturalmente prima avverte l'altro vicepremier, Luigi Di Maio, che dovrebbe a sua volta incontrare lunedì.

Incomprensioni superate? - "Bene le parole e le discussioni, ma non perdiamo mai di vista la "ragione sociale" per cui siamo al governo: lavoriamo con la massima concentrazione per gli interessi degli italiani", scrive il premier assicurando che l'incomprensione è alle spalle. "Sono felice che Conte e Salvini si siano chiariti", chiosa subito Di Maio confermando indirettamente che l'aria era irrespirabile e ci voleva un faccia a faccia immediato per calmare le acque.

Ma nessun vertice a tre - Quindi, se l'obiettivo dell'incontro odierno tra Conte e Salvini è stato quello di trovare i punti che uniscono accantonando i tanti che spaccano, non si può che rilevare come sia il premier ancora una volta a cercare di non far deragliare il treno del governo. Tanto che al momento non è previsto nessun vertice a tre, né tanto meno un chiarimento diretto tra Salvini e Di Maio.

Lega-M5s, i nodi restano - Al di la' delle dichiarazioni di riavvicinamento, Lega e M5s restano su posizioni lontane e le scorie dell'evento di Verona sulla famiglia non si sono smaltite. Come dimostra il nuovo affondo leghista in materia. Lunedì infatti il Carroccio depositerà una pdl per istituire la commissione parlamentare di inchiesta sul business delle case famiglia e per velocizzare adozioni nazionali e internazionali, chiedendo una rapida calendarizzazione del testo.

Scintille anche sulla nuova Rai, se non bastasse il resto. E anche qui è la Lega a bastonare. Massimiliano Capitanio, segretario leghista della commissione di Vigilanza Rai, se la prende con il Tg1 (a guida pentastellata) per "la partigianeria" dimostrata nella copertura dell'evento di Verona. "La copertura giornalistica sul Congresso mondiale sulla Famiglia è la goccia che fa traboccare il vaso a conferma di una narrazione della realtà spesso ai limiti della fantasia", aggiunge il leghista. Immediata la replica del vicepresidente della commissione di Vigilanza Rai Primo Di Nicola, M5s: "La smettano di intromettersi nel lavoro che fanno i giornalisti del servizio pubblico".

E poi c'è la questione Tria, su cui la tensione sembra ai massimi livelli. Basteranno una foto e un incontro per stemperare la tensione a Palazzo Chigi?