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Chiamparino: "Manovra insostenibile" Renzi: Regioni taglino loro sprechi

Duro attacco contro la legge di Stabilità. Zingaretti insorge: "Scaricare il peso del calo delle tasse sugli enti locali rompe la lealtà istituzionale". La dura replica del premier Renzi su Twitter: "Non prendano in giro, giù spese e pretese"

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-afp

Le Regioni condividono l'idea di una manovra espansiva ma sono preoccupate per i tagli, che rischiano di compromettere la tenuta e la sostenibilità del sistema. "La legge di Stabilità è insostenibile per le Regioni a meno di non incidere sulla spesa sanitaria", ha affermato il presidente della conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino chiedono un incontro urgente al governo.

Tagli ai trasferimenti alle Regioni dell'entità annunciata dal governo significano "sicuramente tagli alla sanità" oltre che al "diritto allo studio, alle borse di studio, ai trasporti pubblici". Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, al termine della Conferenza delle Regioni, parlando in generale dell'effetto della manovra.

Lo scaricare il peso del calo delle tasse sugli enti locali, ha affermato il governatore del Lazio, "rompe o logora la lealtà dei rapporti interistituzionali perché sottopone livelli di governo eletti a suffragio universale a un metodo di assunzione di decisioni che entra nel vivo della carne".

"Per alcune Regioni il rischio è quello di entrare in disavanzo e quindi l'aumento in automatico di Irpef e Irap. E per Regioni come la mia quello di non procedere a un abbassamento delle tasse che era già preventivato e figlio di una buona programmazione e di un buon governo", ha aggiunto Zingaretti.

"Piuttosto che aumentare l'Irap - ha sottolineato Chiamparino - lascio l'incarico: aumentarla sarebbe dare colpo mortale all'economica. Facciamo un ragionamento che sia ragionevole. Noi non vogliamo succhiare sangue al contribuente".

L'alt sulla manovra arriva anche da Roberto Maroni. "Valutando il testo, sembra ci siano 4 miliardi di tagli alle Regioni, 2 dei quali sono i nuovi fondi alla sanità datici a luglio di quest'anno con un accordo tra governo e Regioni e che adesso sarebbero inopinatamente tagliati", ha detto il presidente della Regione Lombardia.

"Non è che il governo può prima fare un accordo - ha affermato Maroni - e poi togliere di mezzo questo accordo senza coinvolgere chi ha firmato". Secondo il presidente della Lombardia, "come conseguenza ci sarà non una riduzione delle tasse ma, temo, un aumento delle tasse da parte delle Regioni perché questi tagli, soprattutto nella sanità, sono insostenibili".

Renzi: Regioni taglino loro sprechi - "Una manovra da 36 miliardi e le Regioni si lamentano di uno in più? Comincino dai loro sprechi anziché minacciare di alzare le tasse. No alibi". Così il premier Matteo Renzi dopo le critiche avanzate sulla legge di Stabilità dagli enti locali "Incontreremo i presidenti di Regione, ma non ci prendiamo in giro. Se vogliamo ridurre le tasse, tutti devono ridurre spese e pretese", ha aggiunto su Twitter.

Chiamparino: offensive parole di Renzi - Non si è poi fatta attendere la controreplica di Chiamparino: "Considero offensive le parole di Renzi perché ognuno deve guardare ai suoi sprechi, e mi chiedo: nei ministeri forse non ce ne sono?".

Premier: Regioni facciano sforzi come famiglie italiane - In serata, il premier è intervenuto ancora sulla polemica con le Regioni. " "Se l'Italia vuole ripartire bisogna ridurre gli sprechi per poter ridurre le tasse, le polemiche su questo tipo di operazioni sono inaccettabili. Rialzare le tasse a livello locale sarebbe un atto al limite della provocazione. Prima di avere spese e pretese le Regioni inizino a tagliare anche loro, a fare gli sforzi, perché le famiglie italiane li stanno facendo da anni - ha ricordato il premier - . Leggere le frasi che ho letto è al di fuori di ogni possibile immaginazione, il governo fa la propria parte: riduce di 18 miliardi le tasse e credo che i cittadini italiani sapranno farsi sentire anche rispetto a chi ha utilizzato delle parole che francamente mi sembrano contro la realtà di questi ultimi mesi, di questi ultimi anni".