Poi l'annuncio: "A breve sarà nominato il garante dei detenuti"
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"L'emergenza carceraria è stata superata senza ricorrere a misure straordinarie" come l'amnistia e l'indulto. Lo ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando alla Camera, riferendo che al "31 dicembre 2014 i detenuti erano 53.623, dato che si è stabilizzato da qualche mese". Il guardasigilli ha quindi annunciato che a breve sarà nominato il garante nazionale dei detenuti.
La diminuzione dei detenuti è stata realizzata, ha spiegato il ministro, con il "rafforzamento delle misure e delle sanzioni alternative" alla detenzione, che sono aumentate "sino ad arrivare al 31 dicembre 2014 a 31.962". L'emergenza è stata ridotta "senza ridurre in maniera sensibile il numero complessivo dei soggetti trattati, tra carcere e misure alternative: dico questo per rispondere con i numeri a chi ha più volte parlato di indulti mascherati".
"La giustizia non sia terreno di polemiche" - "Una giustizia efficiente è un importante obiettivo da raggiungere, un pilastro di ogni moderna democrazia. Faccio appello a tutte forze le politiche perché la giustizia non torni a rappresentare terreno di misera polemica, ma di collaborazione", ha detto Orlando. Il ministro ha quindi sottolineato il calo "costante dell'arretrato dal 2009 a oggi" delle pendenze della giustizia civile. "Rimane comunque elevato il livello del carico di lavoro dei tribunali, circostanza che si traduce, inevitabilmente, in un allontanamento nel tempo della risposta di giustizia ai cittadini e alle imprese".
Terrorismo, "ineludibili nuove misure" - Secondo Orlando, "la crescente minaccia del terrorismo pone obbligo di un rafforzamento degli strumenti di prevenzione e repressione" ed è "ineludibile introdurre nuove misure per rendere selettivi e stringenti i controlli sui materiali che potrebbero essere usati per attentati e sulle misure contro gli stranieri combattenti". "Allo stesso modo - ha aggiunto - sul piano della efficacia degli strumenti di repressione, appare ormai condivisa e matura l'idea di introdurre strumenti centralizzati di coordinamento delle investigazioni in materia di terrorismo".
"La corruzione ha dimensioni intollerabili" - Il guardasigilli ha quindi affrontato il tema della corruzione, parlando delle misure di contrasto adottate. "Le inchieste dimostrano che la corruzione ha raggiunto dimensioni intollerabile anche per il frequente suo intreccio con le organizzazione di tipo mafioso. Questo ha effetti devastanti sul piano economico e per i cittadini".