LA PROPOSTA

Carabiniere ucciso, Forza Italia: "Un miliardo in più per le forze dell'ordine"

La proposta dei senatori Bernini e Gasparri

27 Lug 2019 - 16:39
 © ansa

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"L'ennesimo omicidio di un appartenente alle forze dell'ordine sta suscitando una giusta reazione dei cittadini, ma ovviamente anche di sindacati, Cocer e altre rappresentanze del comparto sicurezza-difesa. Ma le parole non bastano. Servono fatti, per aumentare la sicurezza dei cittadini e rispettare il sacrificio di chi rischia ogni giorno per difendere tutti". Lo affermano Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, e Maurizio Gasparri, quale componente della consulta Sicurezza azzurra.

"Forza Italia, pur apprezzando molte misure dei decreti Sicurezza 1 e 2, ha sempre chiesto più risorse per assunzioni, rinnovo del contratto, riordino delle carriere, tutela del personale, maggiori dotazioni di mezzi e tecnologie. Lo abbiamo fatto, non ascoltati, anche in questi giorni, discutendo del decreto ora giunto all'esame del Senato. Presenteremo - annunciano - vari emendamenti per rafforzare il decreto, ma non abbiamo alcun intento ostruzionistico". "Invitiamo anzi il governo a rinunciare al ricorso al voto di fiducia, per consentire un esame di merito senza pregiudizi. Poniamo però - dicono ancora - una condizione tassativa relativa alla principale proposta di Forza Italia: destinare una cifra cospicua, minimo un miliardo di euro, a una delle tante priorità sul tappeto, il contratto del comparto sicurezza-difesa, un piano immediato di assunzioni nelle forze di polizia, se ne parla ma non accade nulla, oppure il finanziamento del riordino delle carriere. Proponiamo alla maggioranza un confronto immediato, a cui collegare e subordinare anche un più rapido iter del provvedimento, per fissare la cifra e la voce a cui destinarla. Le coperture non mancano, se è vero che sono state inferiori al previsto le uscite per reddito di cittadinanza e quota 100 e che la fatturazione elettronica ha fatto crescere le entrate fiscali". "Lo diciamo con tono pacato, disponibilità parlamentare sincera, cifre più che possibili. Confidiamo in un sì e non rimarremmo muti e inerti di fronte a immotivati no. Proponiamo fatti. Di parole se ne usano anche troppe, talvolta con ipocrisia", concludono.

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