L'iniziativa dell'aspirante consigliere regionale della Lega Leo Battaglia è stata duramente criticata da Legambiente. Pronta la replica: "Non vi è stato alcun inquinamento, abbiamo raccolto tutto"
Mascherine chirurgiche anti-Covid, sigillate in confezioni di plastica con impressi simboli della Lega e il 'santino' elettorale di un candidato della Lega alle elezioni regionali di ottobre, lanciate da un elicottero nella mattina di Ferragosto sulle spiagge affollate di bagnanti dell'alto Ionio cosentino. E' scontro in Calabria, per l'iniziativa di Leo Battaglia, aspirante consigliere regionale del partito di Salvini.
Le critiche di Legambiente A lanciare strali contro il candidato leghista Legambiente Calabria che ha critica la scelta "non solo è vintage visto che negli anni '80 si lanciavano volantini di carta" e che "soprattutto ignora totalmente la normativa in materia ambientale" e il candidato presidente della Regione Calabria, Luigi de Magistris, secondo cui si tratta di una "una vergogna".
"La Lega, invece di inquinare mare e spiagge, dovrebbe - ha aggiunto de Magistris - visto che è al governo regionale, far funzionare i depuratori per il mare e smaltire i rifiuti". La polemica, poi, non ha mancato di trovare terreno fertile sui social.
La risposta di Leo Battaglia "Resto veramente perplesso - ha replicato Leo Battaglia, il candidato ideatore dell'iniziativa - nel leggere gli attacchi che mi sono stati avanzati per aver regalato delle mascherine contro il Covid ai bagnanti nel litorale dove io passo le mie vacanze estive. Un gesto fatto nel solo unico scopo di sensibilizzare i bagnanti verso l'utilizzo dei sistemi di protezione individuale".
"Non vi è stato alcun inquinamento - ha replicato alle polemiche - per la semplice ragione che le mascherine che non sono state raccolte dai bagnanti sono state prese da una squadra di miei amici che hanno provveduto raccoglierle per donarle ad altre persone. Rimango più sbigottito dall'intervento di soggetti 'disoccupati' e 'incapaci' venuti in Calabria per cercare di conquistarla come se questa fosse un feudo mentre lasciano una città come Napoli sporca e piena di spazzatura e in pieno dissesto finanziario".