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Berlusconi: "Cinquestelle più pericolosi dei comunisti del '94"

Il leader di Forza Italia: "A rischio la democrazia, il nostro dovere è quello di impedire di consegnare il Paese a questa gente"

I Cinquestelle sono "ancora più pericolosi dei comunisti nel '94".

A dirlo è il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. "Loro - spiega - sono la mia più grande preoccupazione, non da politico, ma da italiano. La cosa migliore da fare se andassero al governo sarebbe cambiare Paese. Naturalmente è un paradosso, ma se ci dovesse essere una certa forza al potere io credo che non avremmo di fronte un avvenire positivo. Al contrario".

"Si figuri che non ho mai fatto lavorare Grillo nelle mie tv perché voleva sempre essere pagato in nero - continua Berlusconi in un'intervista a Il Giornale -. Possiamo consegnare il Paese a questa gente qua? L'Italia sta correndo un grave pericolo per la democrazia e il nostro dovere è quello di impedirlo".

"Centrodestra unito supererà il 40%" - Quanto alle elezioni politiche, Berlusconi si dice "certo di poter arrivare a superare il 40%" se il centrodestra si presenterà unito: "Non ci sono dubbi al riguardo, di nessun tipo, siamo d'accordo tutti, assolutamente indispensabile. Ho presentato il mio programma sia a Fratelli d'Italia, sia alla Lega".

Berlusconi annuncia poi il suo ritorno in campo. "Mi si attribuisce la capacità di aumentare di 10 punti i voti di Forza Italia, come minimo". E ricorda il 2013: "Io mi ero staccato da Forza Italia, venni richiamato prepotentemente perché, nelle mani di Verdini e Alfano, il 40% del partito era diventato l'11,7%. Con me, dopo pochi mesi di campagna elettorale, terminammo al 21,7%". "Farò una lunga campagna elettorale - assicura - con presenze costanti nelle tv e credo che i dieci punti saranno ampiamente superati".