Ora si attendono le regole di Bankitalia. Le banche popolari che superano la soglia degli 8 miliardi di attivi dovranno trasformarsi in Spa
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L'Aula del Senato ha approvato in via definitiva il decreto sulle banche, che contiene la riforma delle Popolari. I sì sono stati 155, 92 no, nessun astenuto. Ora le banche popolari più grandi dovranno trasformarsi in Spa. La riforma della governance targata Renzi-Padoan, diventata legge, impone infatti agli istituti che superano la soglia degli 8 miliardi di attivi di diventare società per azioni.
Ora bisognerà attendere le regole operative che Bankitalia deve mettere a punto per far scattare le trasformazioni, ma molti istituti hanno annunciato l'intenzione di convocare le assemblee straordinarie già prima dell'estate, nonostante le norme concedano 18 mesi per completare l'operazione.
Non è servito il forte pressing parlamentare per allungare i tempi o per limitare l'impatto della riforma. La soglia infatti per far scattare l'obbligo di Spa non è cambiata, anche se il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta non ha escluso che "in futuro si possa riflettere anche su altri criteri, come quello delle quotate".