"I giornali fanno inqualificabili speculazioni sui miei poteri e mi attribuiscono affermazioni e intenti infondati". E' il senso di una nota diffusa dal Quirinale, in cui Giorgio Napolitano deplora il trattamento a lui spesso riservato dai media. In particolare, si legge nel documento che la lettura del discorso alla cerimonia dei premi De Sica "non conteneva alcun riferimento alla legge di stabilità in discussione in Parlamento".
Il Capo dello Stato infatti martedì, in occasione della consegna dei Premi De Sica, "ha invitato a una seria discussione sullo spazio da dare alla risorsa cultura, nella convinzione che non la si possa mortificare nella ricerca di "nuove vie" per lo sviluppo del Paese". "Tale discorso - si legge nella nota - non giustifica dunque alcuna speculazione relativa all'attualità politica e tanto meno all'esercizio dei poteri propri del Capo dello Stato".
"In particolare - si osserva -, la lettura del testo pronunciato nella cerimonia di consegna dei Premi De Sica svoltasi ieri al Quirinale è sufficiente per constatare che esso non conteneva alcun riferimento alla legge di stabilità in discussione in Parlamento, se non una valutazione positiva degli annunci del ministro dei Beni Culturali 'in materia di ripristino di risorse FUS per il 2011 e di rinnovo delle misure di incentivazione fiscale al cinema'".
"Il discorso del Presidente - continua la nota - si è chiaramente rivolto al futuro, sollecitando una 'riflessione di fondo e di prospettiva' che parta dalla sfida 'cui non possiamo sfuggire' della riduzione del nostro debito pubblico e di 'revisioni rigorose nella spesa pubblica'. E' in questo quadro, italiano ed europeo, che il Presidente ha invitato a una seria discussione sullo spazio da dare alla risorsa cultura, nella convinzione che non la si possa mortificare nella ricerca di 'nuove vie' per lo sviluppo del Paese. Tale discorso non giustifica dunque alcuna speculazione relativa all'attualità politica e tanto meno all'esercizio dei poteri propri del Capo dello Stato".