"L'Udc è un partito di opposizione e quindi il 14 dicembre alla Camera voterà la sfiducia al governo": lo ha dichiarato il leader centrista Pier Ferdinando Casini. Ma per l'ex presidente della Camera "il vero problema sarà cosa succede il giorno dopo. Se ottiene la fiducia per pochi voti, il governo dovrà tirare a campare. Se invece Berlusconi deciderà di andare alle elezioni, questa sarà una fuga dalle responsabilità".
L'Udc è tuttavia disponibile a costituire dal giorno dopo un governo di solidarietà nazionale con il Pdl per evitare elezioni anticipate. Lo ha detto il leader del partito, Pierferdinando Casini, ribadendo una proposta lanciata domenica. "Il 14 dicembre è chiaro che non diamo di certo la fiducia al governo Berlusconi. Ma è importante quello che succederà il 15: un governo che una maggioranza di pochi voti che fa? Tira a campare?", ha detto Casini a La7. Sull'idea di un "governo d'armistizio" partecipato dall'Udc e dal Pdl Casini ha detto: "Il fatto che ci siano risposte negative mi induce a insistere".
"E' un segno di debolezza. La mia proposta è l'unica soluzione seria. E' una proposta di cui sono convinto. Il fatto che nessuno l'accetti è la riprova che questa classe politica è inadeguata". "Le elezioni sono inutili. Chi dei due vince dovrebbe fare i conti con un centro moderato. Ma è pura irresponsabilità pensare che l'unica strada sia il tragitto delle elezioni", ha aggiunto. Entrando nella querelle interna al Pdl sul ministro delle Pari opportunità, Mara Carfagna, il capo dell'Udc ha detto che "la Carfagna ha tutta la mia solidarietà perché oggi fa una campagna di pulizia giusta. Io sono per dare a Caldoro la gestione dei termovalorizzatori in Campania".