politica

Mara Carfagna pronta a dimettersi

19 Nov 2010 - 17:07

Il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna è sul punto di dimettersi dal governo e dal Pdl. Starebbe valutando l'ipotesi di lasciare all'indomani del voto di fiducia al governo, previsto per il 14 dicembre, in seguito a insanabili contrasti con i vertici campani del partito e per "l'incapacità" dei coordinatori del Pdl di affrontare i problemi del partito in Campania. E Maria Stella Gelmini la difende: "E' un ottimo ministro".

Ma alla base della decisione della Carfagna ci sarebbero anche motivi legati ad attacchi di colleghi di partito.

Insomma, Mara Carfagna è rimasta amareggiata perché il partito l'ha lasciata sola e nessuno dei coordinatori nazionali l'ha difesa. Dal dicastero fanno sapere che "il ministro non conferma e non smentisce le indiscrezioni". E, se la Carfagna non parla, ai suoi avrebbe confidato la sua delusione per i continui attacchi subiti dai vertici locali del Pdl senza che nessuno abbia mosso un dito per respingerli. Sono di questi giorni i contrasti politici con il presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli e con il coordinatore campano del Pdl Nicola Cosentino.

Sembra però che la goccia che ha fatto traboccare il vaso siano state le dure prese di posizione di alcuni deputati del Pdl, fra i quali Giancarlo Lehner e le foto che le avrebbe scattato giovedì in Aula Alessandra Mussolini mentre era a colloquio con Italo Bocchino.

Gelmini: è un ottimo ministro
Maria Stella Gelmini prende le difese della collega di governo e dice che sono "ingiustificati" gli attacchi rivolti contro di lei. Il ministro dell'Istruzione dice che la sua collega delle Pari opportunità fa molto bene il suo lavoro e "ha vinto molti pregiudizi che accompagnavano la sua persona soprattutto all'inizio del mandato. Si è contraddistinto per provvedimenti significativi ed è un membro importante di questo governo".

Berlusconi: "Tranquilla, si sistema tutto"
"Tranquilla che si sistema tutto". Silvio Berlusconi da Lisbona ha chiamato Mara Carfagna per capire cosa stia succedendo in Italia dopo la notizia di sue possibili dimissioni dal governo e dal partito. Le rassicurazioni del premier, secondo quanto riferito in ambienti del Pdl, sarebbero venute dopo aver ascoltato le parole accorate del ministro che avrebbe espresso ''amarezza'' per quanto accaduto sulla vicenda rifiuti. Infine una raccomandazione: Mara, non è il momento di fare queste cose in una fase delicata. Non è opportuno creare nuove tensioni, avrebbe concluso Berlusconi.

Frattini: tenga i nervi ben saldi
La notizia ha subito provocato un vespaio di reazioni nell'ambiente politico. A cominciare dal ministro degli Esteri Franco Frattini, che ha detto: "Il ministro Carfagna si è sempre distinta come parlamentare e come membro del governo per la lealtà al Pdl e al presidente Berlusconi, per la qualità delle sue iniziative e per la capacità di sviluppare e di realizzare importanti proposte nel suo settore di responsabilità. A nessuno può venire in mente di esprimere dubbi sulle sue qualità personali e politiche, e gli attacchi strumentali a lei indirizzati disonorano chi li ha promossi; ciò dimostra l'importanza che le richieste e le attese del ministro Carfagna, anche con riferimento alla situazione politica locale della sua regione, siano considerate ascoltate e auspicabilmente accolte. E' un momento in cui bisogna avere i nervi saldi, sono certo che Mara li avrà anche in questa occasione".

Prestigiacomo: basta con il fuoco amico
"Basta fuoco amico su Mara. Si sta alimentando un gioco assurdo e irresponsabile per accreditare dissidi e distinguo inesistenti. Non è vero che Mara Carfagna intende lasciare il governo. Non può essere messa in dubbio la sua piena lealtà nei confronti del premier Berlusconi e del Pdl", ha detto il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. "Mara Carfagna è un ministro bravissimo che si batte per il suo territorio. C'è qualcuno che sta giocando un po' troppo d'azzardo creando non pochi problemi al presidente Berlusconi e al partito. A Mara - conclude Prestigiacomo - va tutta la mia stima, la stima di chi conosce il difficile ruolo di ministro per le pari opportunità e apprezza fino in fondo il lavoro serissimo e importante che la Carfagna sta svolgendo".

Pepe: Carfagna doveva troncare con Italo Bocchino
"La cosa che ha indignato i deputati del Pdl è che dopo che Mara Carfagna aveva rimproverato Bocchino per le parole diffamatorie nei confronti di Berlusconi, si è scoperto che il rapporto intimo e di amicizia tra lei e Bocchino è continuato, e invece lei avrebbe dovuto troncarlo per rispetto a tutto quello che Berlusconi ha fatto per lei. Su quello c'è stata una indignazione generale dei deputati". Lo dice a Radio Radicale il deputato del Pdl Mario Pepe le cui dichiarazioni starebbero alla base delle possibili dimissioni da ministro e dal Pdl di Mara Carfagna. "Mi auguro che Mara Carfagna smentisca questa notizia perché i contrasti con lei risalgono a quando tre anni fa ero coordinatore Fi a Salerno. Da quel momento non ci siamo più rivolti la parola né ho fatto dichiarazioni pubbliche contro di lei. Non vorrei che questa mia chiamata in causa fosse strumentale a indebolire il governo in questo momento difficile".

Mussolini: si dimetta pure
"A me quello che c'è di personale tra la Carfagna e Bocchino non importa. Mi interessa invece il loro rapporto politico. C'è stata una rivolta dei deputati e dei senatori perché lei con il suo operato andava a danneggiare il presidente della Provincia di Salerno Cirielli e questo non lo possiamo accettare. E che cosa fa la signora delle Pari Opportunità? Dice 'allora mi dimetto'? Su, dai, figlia mia, poveretta...". E' questo il parere di Alessandra Mussolini, deputato del Pdl, intervistata dal quotidiano online Affaritaliani.it. "Noi in questo momento dobbiamo fare quadrato attorno a Silvio Berlusconi e non dobbiamo fare i doppi giochi. Anche lei vuole attirare l'attenzione sulle sue presunte dimissioni per drammatizzare la situazione. Lo facesse pure... Fini se ne è andato dal Pdl e Bocchino, che voleva fare il coordinatore nazionale del Popolo della Libertà, ora è il più grande avversario del premier. In questo contesto la signora delle Pari Oportunità ha rapporti politici proprio con il primo nemico di Berlusconi?".

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